Arte romana, Sarcofago degli Sposi con Mercurio
- Autore
- Scultore d’epoca romana
- Data
- Sec. II d.C.
- Collocazione
- Sala del Paradiso
- Collocazione originaria
- Area detta del Paradiso: tra la facciata della Cattedrale e il Battistero, all'aperto
- Materia
- Marmo bianco
- Tecnica
- Scultura
- Dimensioni
- Altezza: 128 cm; Larghezza: 248 cm; Lunghezza: 128 cm;
- Schede di catalogo
- Sarcofago degli Sposi con Mercurio
Come il suo compagno sul lato opposto della sala, questo sarcofago marmoreo è opera di arte romana del II secolo d.C., ed è uno di quei sepolcri che in epoca medievale furono riutilizzati come sepolture di pregio e che caratterizzavano l'area cimiteriale intorno alla cattedrale e al Battistero. Questo e il suo compagno storico ebbero nei secoli varie collocazioni: furono posti per un periodo all'interno della Cattedrale, quindi furono montati su mensoloni nella facciata della vicina Compagnia dei Laudesi e poi, nel XIX secolo, furono esposti nel cortile di Palazzo Medici Riccardi. Dopo un secolo furono collocati ai lati della Porta Sud del Battistero dove furono colpiti dalle acque dell’alluvione del 166 (occasione nella quale questo perse il proprio coperchio a forma di tetto). Nel 1998 trovarono rifugio nel Museo.
Nelle due edicole laterali sono raffigurati i due coniugi proprietari della sepoltura: lei, a sinistra di chi guarda, è velata, e ai piedi reca gli attributi del pavone e del fiore; lui è a destra, togato, calvo e anziano, ha a fianco il figlio e in basso ci sono un insieme di rotoli su uno scrigno che parlano della sua professione (intellettuale?). Il portale è compreso tra due Vittorie e due personificazioni della fortuna favorevole; nel timpano è l'aquila simbolo dell’eternità. Dal portone centrale, raffigurante l'accesso all'Ade, fa capolino il dio Mercurio psicopompo, con il petaso. Ai lati sono presenti, come guardiani dei morti stanno due mostri “Karibu” (leoni alati con corna di toro).