Gruppo bronzeo composto da tre statue a dimensioni maggiori del naturale, raffigurante san Giovanni Battista nell'atto di predicare a un fariseo e a un levita. Fu realizzato tra il 1506 e il 1511 da Giovan Francesco Rustici per stare sulla parte superiore della porta nord del Battistero, dove era parte del ciclo scultoreo cinquecentesco che ornava i tre accessi del tempio e fu qui collocato a sostituzione del precedente gruppo marmoreo trecentesco, di Tino di Camaino, di medesimo soggetto. Dal 2006 è ricoverato nel Museo e dal 2015 è stato riunito alla Porta nord nella sala del Paradiso. Il momento rappresentato è il dialogo, narrato nei Vangeli, tra Giovanni Battista e alcuni sacerdoti e leviti che lo interrogavano chiedendogli se fosse lui il Messia atteso dal popolo e acui Giovanni rispose - sollevando nella statua il dito verso il cielo -  di essere solo un annunciatore di Gesù Cristo. Le basi su cui poggiano le figure riportano delle eleganti iscrizioni in alfabeto ebraico con il dialogo descritto nel passo evangelico che fa da fonte iconografica.Le monumentali figure bronzee, di straordinario naturalismo, esprimono i diversi stati d’animo di questo dialogo, indagati dal Rustici con profondità: la diffidenza del fariseo, a sinistra; la fermezza del Battista, al centro; il dubbio del levita, a sinistra. L’acuta caratterizzazione fisica e psicologica dei personaggi si avvicina agli studi di Leonardo da Vinci, presente in quel periodo a Firenze, che era grande amico del Rustici e che, secondo Giorgio Vasari, lo aveva aiutato a modellare queste sculture.