Statua in marmo bianco (in apparenza a tutto tondo ma in realtà lavorata solo nelle parti visibili) raffigurante a grandezza maggiore del naturale san Luca evangelista. Opera centrale del primo Rinascimento questa scultura, opera di Nanni di Banco del 1409-1413, era collocata nella prima nicchia a sinistra del portale centrale della Cattedrale, dove faceva parte della serie di quattro evangelisti, realizzati nel primo quarto del Quattrocento per questa porzione della facciata medievale. San Luca, autore del terzo Vangelo e degli Atti degli apostoli, è raffigurato con raffinato naturalismo come un uomo maturo con barba e capelli corti, abbigliato all’antica; stando seduto su uno scranno tiene una mano sulla gamba destra mentre con la sinistra rivolge a sé un tomo aperto verso cui indirizza lo sguardo. Lo scultore ha conferito all’evangelista l‘aspetto nobile ed elegante di un filosofo antico, riferito al suo essere stato, secondo la tradizione, un colto medico. Egli   l’ha immaginato nell’atto di rileggere con posata fierezza e monumentale calma il proprio Vangelo, forse per alludere al primo capitolo, dove dice di averlo scritto dopo aver compiuto “ricerche accurate”.

Allo smantellamento della facciata di Arnolfo, nel 1587, il San Luca e gli altri evangelisti furono trasferiti in Cattedrale e solo nel 1904 approdarono al Museo.