Vincenzo Danti, Decollazione del Battista

Informazioni
Autore
Vincenzo Danti
Data
1569-1571
Collocazione
Sala del Paradiso
Collocazione originaria
Battistero di San Giovanni, sopra la porta sud
Materia
Bronzo
Tecnica
Fusione

Gruppo statuario in bronzo, con parti dorate, raffigurante a grandezza maggiore del naturale, in tre figure, la Decollazione di Giovanni Battista, realizzato da Vincenzo Danti nel 1571 per ornare la parete esterna sopra l'accesso meridionale del Battistero. Il gruppo conclude il programma cinquecentesco di rinnovamento delle decorazioni scultoree delle sovrapporte esterne del Battistero, incentrato sulla vita del santo patrono di Firenze e titolare del tempio. Nel 2006 il gruppo è stato, per ragioni conservative, definitivamente rimosso dal Battistero e affidato al restauro dell'Opificio della Pietre Dure, che lo ha concluso nel 2008 e dal 2015 è conservato nella Sala del Paradiso del Museo, dove è stato ricongiunto alla Porta Sud di Andrea Pisano. A Vincenzo Danti era stato prima affidato il compito di completare il Battesimo di Cristo di Andrea Sansovino sopra la porta est e quindi verso il 1569 ottenne l'incarico di realizzare il gruppo statuario sopra l'ingresso meridionale del Battistero. La lavorazione delle tre sculture avvenne in tempi molto rapidi,il gruppo scultoreo fu collocato in prossimità della festa del Santo Patrono, il 22 giugno 1571. Tecnicamente la fusione appare di straordinaria perfezione e lo stile appartiene in pieno a quello fiorentino del tempo, dove l’attento studio dell’anatomia, dei moti del corpo e del volto e, attraverso di essi, anche dell’animo è contenuto da una  perfezione disegnativa algida e idealizzante.

L'opera illustra l’episodio narrato dai Vangeli della morte di san Giovanni Battista: dopo che questi fu imprigionato per aver denunciato apertamente l'adulterio del re Erode con la cognata Erodiade. Spinta dal desiderio di vendetta, Erodiade istiga la figlia Salomè a sedurre il re affinché acconsenta alla decapitazione del Battista. Danti mostra il boia pronto a sferrare il colpo fatale, mentre Salomè sta a sinistra, in parte spaventata e in parte crudelmente in attesa che la testa rotoli per poterla deporre su un vassoio e portare alla madre Erodiade. Con il turbamento dell’ira e dell’orrore di Erodiade e alla ferocia del boia contrasta la quieta e coraggiosa accettazione della posa del santo, in attesa del martirio. Sulle basi delle figure vi sono bassorilievi con figure allusive al personaggio soprastante: sotto il Battista si riconoscono le personificazioni delle tre virtù teologali, sotto la Salomè gli studiosi hanno riconosciuto l’allegoria della Lussuria, mentre sotto il carnefice quella della Intemperanza.

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