Statue in marmo raffiguranti Papa Bonifacio VIII in cattedra e due Profeti (uno acefalo e l’altro con una testa antica di reimpiego), realizzate da Arnolfo di Cambio e collaboratori per la facciata della Cattedrale tra fine Duecento e i primi anni del Trecento. Quando la facciata su smantellata, nel 1587, le sculture furono disperse: i due profeti furono rinvenuti in un giardino privato fiorentino nella prima metà del Novecento, mentre il Bonifacio VIII fu acquistato presso un antiquario da un lontano discendente del pontefice e donato nel 1893 all’Opera di Santa Maria del Fiore. Questa statua, alta 2,80 metri escluso il basamento, di faraonica ieraticità, fu realizzata impiegando tre grandi blocchi di marmo più altre lastre minori. Arnolfo ne realizzò solamente la testa, lasciando ai collaboratori il modellato della parte inferiore. Il pontefice effigiato era legato alla Chiesa fiorentina per tramite di Francesco Monaldeschi, vescovo di Firenze all'avvio della nuova cattedrale, per la cui costruzione Bonifacio aveva donato 3.000 fiorini. Questo spiega la presenza della sua effigie insieme a quelle di santi e profeti in una edicola della parte alta della facciata medievale.