Modello in gesso realizzato nel 1882-87 da Adolfo Galducci, raffigurante a mezzo busto il ritratto Orcagna (Andrea di Cione, 1310 circa – 1368), preparatorio per il rilievo in marmo nella galleria con i ritratti degli artisti nella cimasa della facciata della Cattedrale di Santa Maria del Fiore. L’Orcagna, che fu pittore, scultore e architetto, attivo a Firenze nel Trecento, è raffigurato in abiti medievali, con un camice, un mantello e un berretto. In mano tiene un martello e uno scalpello a dirne la professione. Orcagna lavorò nel cantiere dell’erigenda Cattedrale di Firenze, ma fu soprattutto l’autore del tabernacolo della Madonna in Orsanmichele e dell’affresco con i regni ultraterreni in Santa Maria Novella. Per tal ragione la sua figura fu inserita nella serie degli artisti fiorentini - o legati alla storia di Firenze - che, tramite l'ispirazione religiosa, crearono grandiose opere di arte sacra, nella letteratura, nella musica, nell'architettura e nelle arti figurative. La serie rientra nel programma iconografico della facciata, elaborato da Emilio de Fabris, architetto responsabile per la creazione del nuovo fronte architettonico, insieme al filosofo Augusto Conti. Il programma è incentrato sul tema di Cristo e di Maria e mira ad esprimere “la grandezza del Cristianesimo in sé stesso, e le sue armonie con la Civiltà, segnatamente per le ispirazioni gentili, che derivano dal Culto cristiano alla Madre del Redentore” e tra queste “l'Arti utili, le Scienze, l'Arti Belle”. La celebrazione delle glorie patrie del passato rientrava nella cultura risorgimentale dell’Italia unita del XIX secolo.