Raffaello Romanelli, Palestrina

Informazioni
Autore
Raffaello Romanelli
Data
1882-1887
Collocazione
Museo dell'Ottocento
Materia
Gesso
Tecnica
Modellatura
Dimensioni
Altezza: 129 cm; Larghezza: 129 cm; Spessore: 45 cm;
Schede di catalogo
Busto ritratto di Palestrina

Modello in gesso realizzato nel 1882-1887 da Raffaello Romanelli, raffigurante a mezzo busto il ritratto di Giovanni Pierluigi da Palestrina (Palestrina, 1525 – Roma, 2 febbraio 1594), preparatorio per il rilievo in marmo nella galleria con i ritratti degli artisti nella cimasa della facciata della Cattedrale di Santa Maria del Fiore. Il Palestrina fu un organista e tra i massimi compositori del Rinascimento, maestro assoluto della composizione polifonica sacra.

Palestrina non era fiorentino, né collaborò mai direttamente con la Cattedrale di Firenze, ma fu allievo dell’Animuccia, che era forse fiorentino, e su eccitamento del fiorentino San Filippo Neri, riformò la musica sacra del XVI secolo. Le sue composizioni furono spesso eseguite in Santa Maria del Fiore. Tra le più celebri c’è la Messa per Papa Marcello, che il Romanelli ha immaginato tra le sue mani. Per tal ragione la sua figura fu inserita nella serie degli artisti fiorentini - o legati alla storia di Firenze - che, tramite l'ispirazione religiosa, crearono grandiose opere di arte sacra, nella letteratura, nella musica, nell'architettura e nelle arti figurative. La serie rientra nel programma iconografico della facciata, elaborato da Emilio de Fabris, architetto responsabile per la creazione del nuovo fronte architettonico, insieme al filosofo Augusto Conti. Il programma è incentrato sul tema di Cristo e di Maria e mira ad esprimere “la grandezza del Cristianesimo in sé stesso, e le sue armonie con la Civiltà, segnatamente per le ispirazioni gentili, che derivano dal Culto cristiano alla Madre del Redentore” e tra queste “l'Arti utili, le Scienze, l'Arti Belle”. La celebrazione delle glorie patrie del passato rientrava nella cultura risorgimentale dell’Italia unita del XIX secolo.

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