Questi due grandi quadri di Niccolò Barducci, dipinti a tempera su cartone applicato su tela, sui disegni di Emilio De Fabris e raffigurano in una veduta prospettica l’effetto della realizzazione finale della facciata del Duomo dello stesso De Fabris con la doppia opzione del coronamento tricuspidale uno e basilicale l’altro. I due dipinti gemelli furono realizzati per sottoporre a giudizio la soluzione finale del coronamento delle navate laterali della facciata in via di completamento. La disputa su questo importante elemento architettonico era stata fortemente sentita all’epoca e aveva creato una spaccatura fra l'opinione pubblica, gli artisti e i governanti dell'epoca per le sue implicazioni di natura politico ideologica negli anni della nascita del Regno d’Italia: la facciata con cuspidi avrebbe infatti richiamato il gotico “”straniero” francese e tedesco. Vinse come possiamo vedere oggi la soluzione di tipo basilicale voluta dal Fabris e avallata anche da illustri colleghi come l'architetto Giovanni Poggi.