Antonio Bortone, Giotto

Informazioni
Autore
Antonio Bortone
Data
1882-1887
Collocazione
Museo dell'Ottocento
Materia
Gesso
Tecnica
Modellatura
Dimensioni
Altezza: 129 cm; Larghezza: 129 cm; Spessore: 45 cm ca.;
Schede di catalogo
Busto ritratto Giotto

Modello in gesso realizzato nel 1882-87 da Antonio Bortone, raffigurante a mezzo busto il ritratto idealizzato di Giotto di Bondone, preparatorio per il rilievo in marmo nella galleria con i ritratti degli artisti nella cimasa della facciata della Cattedrale di Santa Maria del Fiore. Il celebre pittore e architetto è raffigurato in abiti medioevali, con camice e mantello con ampio cappuccio con lunga punta girata su una spalla. Il volto differisce dalla tradizione letteraria e delle arti figurative antiche ed è quello di un uomo sui cinquanta, con tratti marcati ed espressione mite e sicura. Rivolge lo sguardo verso il basso e con la destra alza un pennello.

Questo attributo dice che questo artista Giotto, è stato ritratto nella facciata in qualità di celeberrimo pittore, piuttosto che di capomastro dell’Opera di Santa Maria del Fiore e autore del primo progetto del Campanile che porta il suo nome.

Il ritratto fa parte della serie della cimasa con quelli degli artisti fiorentini o di matrice fiorentina che, tramite l'ispirazione religiosa, crearono grandiose opere di arte sacra, nella letteratura, nella musica, nell'architettura e nelle arti figurative. La serie rientra nel programma iconografico della facciata, elaborato da Emilio de Fabris, architetto responsabile per la creazione del nuovo fronte architettonico, insieme al filosofo Augusto Conti. Il programma è incentrato sul tema di Cristo e di Maria e mira ad esprimere “la grandezza del Cristianesimo in sé stesso, e le sue armonie con la Civiltà, segnatamente per le ispirazioni gentili, che derivano dal Culto cristiano alla Madre del Redentore” e tra queste “l'Arti utili, le Scienze, l'Arti Belle”. La celebrazione delle glorie patrie del passato rientrava nella cultura risorgimentale dell’Italia unita del XIX secolo.

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