Progetto per la facciata di Santa Maria del Fiore di Ferdinando Lasinio, disegnato a inchiostro e acquerello policromo su carta, del 1868 con modifiche del 1872. Nella tavola sono rappresentati in scala 1:50, da sinistra a destra, il prospetto laterale, quello frontale (con a lato il Campanile di Giotto) e lo spessore murario della facciata.

La sua composizione prevedeva una sagoma di tipo basilicale d’ispirazione neogotica toscana, rivestita in marmi a quadrature bianche e verdi e ornata da ballatoi rampanti, archetti trilobati, bifore e trifore cieche, ballatoi, rosoni, nicchie, cuspidi e colonnette tortili. Il tutto arricchito da statue e bassorilievi, mosaici e vetrate istoriate con episodi della vita di Maria e immagini di santi.

Ferdinando Lasinio aveva iniziato a studiare il problema della facciata nel 1865 per partecipare al terzo concorso, ma non riuscì a rispettare il termine di consegna e fu escluso. Apportò delle modifiche alla parte dei coronamenti delle navate e ripropose il suo progetto nel 1871 e nel 1883, sebbene a questa data la costruzione della facciata fosse ormai giunta al livello sommitale.