Orafo fiorentino, Calice di Giulio de' Medici
- Autore
- Orafo fiorentino
- Data
- 1513-1523
- Collocazione
- Sala delle cantorie
- Collocazione originaria
- Battistero, tesoro
- Materia
- Rame, argento, oro, smalto, niello
- Tecnica
- Sbalzo, fusione, doratura, incisione, smaltatura, niellatura
- Dimensioni
- Altezza: 22 cm; Diametro: 13,5 cm;
- Schede di catalogo
- Calice del cardinale Giulio de' Medici
Calice del Cardinale Giulio de’ Medici, in rame e argento dorato, ornato da nielli, creato da maestranze fiorentine, tra il 1513 e il 1523. Il calice, usato durante il rito cattolico della messa, contiene il vino che, al momento della consacrazione, diventa il sangue di Cristo. Il rito della messa è legato alla tradizione evangelica dell’Ultima Cena di Cristo con gli Apostoli. In quell’occasione Cristo distribuì ai suoi discepoli il pane e il vino come suo corpo e suo sangue, offerti come sacrificio per la salvezza degli uomini. Cristo li incaricò di ripetere il rito in “sua memoria”. L’iscrizione sul nodo del calice riporta le parole proferite da Cristo nel racconto evangelico di questo episodio. Il calice del Cardinale Giulio de’ Medici, divenuto in seguito Papa Clemente VII, è arricchito da tondi che raffigurano la Madonna con il Bambino, Cristo in pietà, i simboli della Passione, e lo stemma mediceo sormontato dal cappello cardinalizio.