Pastorale di Amerigo Corsini, in bronzo dorato con smalti traslucidi, realizzato da orafi fiorentini nel secondo quarto del XV secolo. Il pastorale usato dal vescovo nelle celebrazioni solenni della liturgia cattolica è, insieme alla mitria, una delle “insegne” del vescovo, ovvero di quegli oggetti che contraddistinguono il ruolo dell'alto prelato rispetto agli altri ecclesiastici nell’esercizio del culto. La forma del pastorale e il nome stesso richiamano i bastoni usati dai pastori, e alludono al ruolo di guida sui fedeli esercitato dai vescovi, considerati “pastori di anime”. Questo pastorale proviene dal Duomo, probabilmente dalla cappella dei Santi Pietro e Lorenzo, posta sotto il patronato della famiglia Corsini. All’estremità del pastorale, detta “riccio”, è raffigurata la Madonna in trono con il Bambino, di fronte ai quali è l'arcivescovo genuflesso in segno di devozione. Il bastone è arricchito da smalti che raffigurano la Madonna, angeli e santi cari alla famiglia Corsini, il cui stemma gentilizio campeggia tra le altre decorazioni.