Orafi francesi e Paolo Sogliani, Reliquiario detto del Libretto
- Autori
- Paolo di Giovanni Sogliani - Orafi francesi
- Data
- 1350, 1501
- Collocazione
- Sala delle cantorie
- Collocazione originaria
- Battistero di San Giovanni, tesoro
- Materia
- Argento, smalto champlevé, smalto traslucido, cristallo
- Tecnica
- Sbalzo, cesellatura, doratura, bulinatura, granitura, incisione, fusione
- Dimensioni
- Altezza: 80 cm; Larghezza: 43,5 cm; Profondità: 33 cm;
- Schede di catalogo
- Reliquiario del Libretto
Il reliquiario detto “del Libretto” in oro, smalti, perle e rubini, fu realizzato da orafi francesi nel terzo quarto del XIV secolo, ed è racchiuso in una teca in argento dorato e smalti, creata da Paolo di Giovanni Sogliani, nel 1500-1501. Il reliquiario vero e proprio ha la forma di un piccolo polittico con una parte centrale fissa e due laterali che si aprono “a libro”: da qui il nome “libretto”. All’interno di piccoli vani, ai lati, sono custodite le reliquie di vari santi, mentre, al centro, si trovano le reliquie della Passione di Cristo e frammenti delle Tavole della Legge e della verga di Mosè. Sul lato superiore del polittico un piccolo vano contiene due miniature su pergamena: la prima raffigura Cristo Crocifisso tra dolenti, la seconda la Trinità, Luigi d’Angiò e la moglie Maria di Bretagna. Sul retro un’iscrizione spiega che il re Carlo V donò al fratello Luigi d’Angiò questo reliquiario contenente le reliquie provenienti dalla Sainte Chapelle di Parigi. Nel 1500 la Corporazione di Calimala commissionò la grande teca atta a contenere ed esporre il reliquiario in Battistero in occasione della festa di San Giovanni il 24 giugno e del Perdono il 13 gennaio.