Opera Magazine
02/03/2017
Da Ai Weiwei ai maestri ceramisti toscani. Studenti e creazioni al Grande Museo del Duomo
Forse non tutti sanno che al Museo dell'Opera esiste un luogo speciale, dedicato alla Didattica: un vero e proprio laboratorio dove studenti di varia età si misurano in attività teoriche e pratiche.
Tradizione, senza dimenticare la contemporaneità. Partecipazione, senza tralasciare i fondamenti teorici decisivi per ogni attività. Coinvolgimento, creazione ed ispirazione, grazie ad uno spazio unico affacciato sulla Cupola del Brunelleschi e collaborazioni con varie realtà culturali cittadine. E' il laboratorio didattico de Il Grande Museo del Duomo, un luogo di conoscenza e pratica per gli studenti delle scuole superiori cittadine e non solo, ricco di percorsi e lab innovativi. Come quello, recentemente realizzato in collaborazione con il Dipartimendo didattica di Palazzo Strozzi, in occasione della mostra Ai Weiwei libero.
Ai Weiwei e la tradizione fiorentina della ceramica
Prendi il più celebre artista cinese contemporaneo, che reintepreta la tecnica della lavorazione della porcellana, e mettilo a confronto con Sandra e Stefano Giusti, due maestri ceramisti ed operatori didattici al Museo del Duomo e si scoprirà che da sempre in ogni parte del mondo l'uomo lavora e modella la terra, e che con l'aiuto del fuoco la trasforma in quello che Vasari definiva "opere di terra quasi eterne". Ciò che distingue lavorazioni e tecniche artigianali tanto distanti risale alla varietà e tipo di terre, e se in Cina, la presenza del caolino ha permesso la scoperta in tempi antichissimi della porcellana, da noi, all'Impruneta, l'utilizzo di un particolare tipo di argilla, con grandi qualità di resistenza al freddo, solidità e leggerezza ha permesso fin dal Medioevo lo sviluppo di un'intera economia basata sulla produzione del cotto, materiale prezioso con cui Brunelleschi ha costruito la Cupola e con cui tutt'oggi sono realizzate le le tegole di copertura.
Gli studenti della VB del Liceo artistico L.B Alberti di Firenze, infatti, in una prima sessione di lavoro sono stati accompagnati insieme agli operatori di Palazzo Strozzi alla mostra Ai Weiwei. Libero, dove sono state visionate le opere realizzate in porcellana, le tecniche e i materiali impiegati dall'artista pechinese seguendo stilemi e storia della tradizione cinese, con particolare attenzione BLOOM il tappeto di fiori bianchi in porcellana, realizzato per il Carcere di Alcatraz.
La seconda sessione del laboratorio, negli spazi del Museo dell'Opera del Duomo, inizia con una rapida visita alle opere dei Della Robbia custodite nelle sale del museo confrontando la tradizione artigiana orientale a quella occidentale e rilevandone le principali differenze, sia tecniche che estetiche.
Durante il laboratorio nelle aule didattiche i ragazzi hanno riprodotto in porcellana i fiori di BLOOM, affiancandoli ai fiori tipici dei paesaggi toscani, che gli stessi della Robbia hanno riprodotto in famose opere, come la Madonna del Roseto. A conclusione, nuovamente a Palazzo Strozzi il tappeto di fiori toscani e cinesi è stato ricomposto e affiancato all'opera di Weiwei.
Infine, il laboratorio si conclude con l'osservazione delle opere di Luca della Robbia esposte all'interno dell'intero complesso museale.
Un percorso di apprendimento e insieme di esperienza, seguendo quella tradizione artigiana del saper fare che rimane, oggi più che mai, un tratto distintivo dell'italianità nel mondo. Per conoscere tutti i laboratori, le iniziative e gli eventi della nostra area didattica puoi consultare la pagina dedicata qui: ilgrandemuseodelduomo.it/visite-didattiche.