Opera Magazine
22/12/2017
Come procede il progetto Co-OPERA-tività al Museo dell’Opera del Duomo
Una raccolta di immagini che testimoniano i primi mesi di attività del progetto Co-OPERA-tività in corso al Museo dell'Opera del Duomo.
Presentato ufficialmente lo scorso settembre, in occasione della giornata mondiale dell'Alzheimer, il progetto Co-OPERA-tività si sta sviluppando sempre più, registrando varie esperienze di visita al Museo dell’Opera del Duomo, che, ad oggi, costituiscono una prima e fondamentale fase di sperimentazione con persone affette da degenerazioni cognitive e loro carer.
Ideato, realizzato e promosso come progetto a finalità sociale e basato sui concetti di collaborazione, creatività e inclusione all'interno del patrimonio artistico-culturale dell'Opera di Santa Maria del Fiore, Co-OPERA-tività ha da poco archiviato il 2017 con alcuni cicli di incontri - strutturati su differenti dinamiche - all’interno del Museo, coinvolgendo opere come la Madonna dagli Occhi di Vetro di Arnolfo di Cambio e la Pietà Bandini di Michelangelo, fino alla Cantoria di Luca della Robbia, la Maddalena Penitente di Donatello e la Cappella Musicale.
Abbiamo raccolto una selezione di immagini che, meglio di mille parole, racconta il progetto in corso al Museo e le emozioni dei suoi protagonisti.
All'interno del percorso i visitatori vengono anche coinvolti con le repliche 'TouchAble': fedeli riproduzioni delle opere presenti in museo, pensate per un'esperienza di visita tattile.
"L’altra figura è la madre o… una donna, che cerca di sostenere il guerriero ferito: ferito dalla superbia dell’uomo. Il giovane cerca di sostenere questa vita violenta, ed è contento di farlo. Il giovane vede qualcosa di strano: il modo di non capirsi… è curioso di vedere dove ci porta questa violenza, c’è qualcosa che non capisce nemmeno lui. Il guerriero vorrebbe dargli una protezione: ci prova. Ci vuole protezione". E' l'interpretazione personale di Renato davanti alla Pietà Bandini.
Davanti alla Pietà Bandini, le coppie vengono invitate a descrivere la statua soffermandosi sulle emozioni comunicate dall'opera, e a loro volta sono stimolati ad esprimere diverse emozioni comunicandole al proprio compagno, attraverso l'esplorazione del viso e la manifestazione gestuale.
Uno dei metodi sperimentati durante il percorso di visita è quello del 'Time Slips': costruire una poesia o una storia, partendo dalle impressioni generate dalle opere in ogni visitatore.
Per informazioni sulle visite e approfondimenti puoi visitare la nostra pagina dedicata qui, o inviare una mail a: accessibilita@operaduomo.firenze.it.
(Foto di Francesco Nigi, per Opera di Santa Maria del Fiore).