Opera Magazine
30/08/2024
Il 30 agosto 1436 si concludevano i lavori della Cupola di Brunelleschi
Un giorno di festa per la città di Firenze ansiosa di veder il compimento di una delle opere più mirabili della storia dell'umanità.
Sono trascorsi esattamente 588 anni da quel 30 agosto del 1436, in cui il cantiere di Santa Maria del Fiore portava a compimento la maestosa Cupola del Duomo di Firenze. I lavori erano iniziati ben 16 anni prima, il 7 agosto del 1420, quando l'architetto Filippo Brunelleschi veniva eletto Provveditore della Cupola, ricevendo così la carica più importante nella guida del cantiere.
La chiusura della Cupola colmava i sogni del popolo fiorentino, da lungo tempo desideroso di veder realizzato il Duomo "più bello di tutta la Toscana". Per questo motivo il 30 di agosto fu un giorno di festa, come descrive lo storico Filippo Baldinucci:
“A dì 30 d’Agosto si serrò, e fornissi la Cupola di Santa Reparata, e tutte le Campane di Firenze sonorno, et vi si cantò il Te Deum laudamus ringraziando il Signore che ci avesse condotto a fine sì magnifica opera.”
Come si legge nei documenti contenuti nell' Archivio di Santa Maria del Fiore, la festa religiosa del 30 di agosto iniziò alle nove della mattina con la consacrazione della Cupola da parte di papa Eugenio IV. Si legge che "suoni di campane, pifferi e trombe si propagarono nell’aria e dai tetti della case sbucavano i curiosi". A seguito della benedizione, i capomaestri e altri responsabili del cantiere scesero dalla Cupola per un ristoro in cui mangiarono "pane, carne, frutta, formaggio e bevvero vino".
Brunelleschi poteva finalmente sentirsi orgoglioso dell’opera per la quale aveva tanto combattuto. Prima di essere nominato Provveditore infatti, tra il 1418 e il 1420, aveva sostenuto un concorso e affrontato la concorrenza dell'altrettanto celebre artista Lorenzo Ghiberti. Nel 1420 la città si divise nuovamente in due, come ad inizio ‘400, in occasione dell'assegnazione della Porta Nord del Battistero che si era per l’appunto risolta in un confronto tra il Ghiberti e il Brunelleschi.
La mirabile impresa fu portata a termine nel giro di sedici anni nel corso dei quali fu alzato un peso complessivo di 29.000 tonnellate. La presenza media di manodopera fu di 60 operai al giorno per 270 giorni l’anno e furono utilizzati diversi milioni di mattoni.
A testimonianza della grandiosità e della genialità di un'opera il cui risultato finale merita davvero di essere ammirato dal vivo in ogni suo dettaglio.