Opera Magazine
19/12/2014
Un particolare autoritratto sulla porta della facciata della Cattedrale.
L'aneddoto della travagliata esecuzione della porta destra del Duomo di Firenze.
L'imponente facciata della Cattedrale di Santa Maria del Fiore fu completata nell'Ottocento con la realizzazione delle tre porte in bronzo che si affacciano sul sagrato. La porta maggiore centrale e quella a sinistra furono realizzate da Augusto Passaglia, mentre la porta di destra, detta del Campanile, fu opera molto sofferta di Giuseppe Cassioli, figlio di Amos.
Già in passato la famiglia Cassioli non aveva avuto buoni rapporti con i progettisti della facciata della Cattedrale e anche in questo caso non fu tutto semplice. Il giovane artista si lanciò con grande entusiasmo nella realizzazione del progetto, tanto da richiedere l'autorizzazione alla Commissione di fondere lui stesso la porta. L'opera, molto dinamica e originale nelle illustrazioni nonché rifinita con un minuzioso lavoro di cesellatura e patinatura, fu presentata al pubblico il 24 giugno 1899 per la festa di San Giovanni, non rispettando così il termine previsto per la consegna. Anche se la meravigliosa opera d'arte fu accolta con favore dalla Commissione e dal pubblico, il ritardo nell'esecuzione comportò all'artista molte complicazioni di ordine legale.
Tutte le vessazioni, la miseria e le disgrazie vissute in quel periodo dal Cassioli sono testimoniate nell'autoritratto che l'autore ha deciso di lasciare ai posteri in una delle testine del battente destro della porta. Una serpe intorno al collo, portata con nonchalance come una cravatta, rimane il simbolo della pressione legale e dello strozzinaggio subito.