Opera Magazine
07/04/2014
Il ritorno di O flos colende. Musica sacra a Firenze all'inizio della primavera è un appuntamento entrato a far parte delle esperienze che l'Opera di Santa Maria del Fiore ama condividere con la città.
Sette appuntamenti, dal 9 aprile al 3 ottobre, scandiscono il programma di questa nuova edizione che come ogni anno si propone di celebrare l'incontro tra liturgia e musica attraverso proposte originali e ricercate. A garantire il successo della rassegna musicale fiorentina giunta ormai alla diciottesima edizione, la suggestiva bellezza del Duomo di Firenze, un patrimonio musicale di grande valore artistico e spirituale e l'autorevolezza degli interpreti assicurata dalle cure artistiche di Gabriele Giacomelli.
Il primo appuntamento è fissato per mercoledì 9 aprile, alle ore 21, con la proposta delle Sette ultime parole del nostro Redentore in Croce, capolavoro che Franz Joseph Haydn compose per essere eseguito nella cattedrale di Cadice, durante le cerimonie del Venerdì Santo.
Sette sonate in tempo lento (tante quante appunto le frasi pronunciate da Cristo prima di morire), che verranno alternate, come in origine, alla lettura di passi del Vangelo e di testi di argomento sacro: il Cardinale Giuseppe Betori introdurrà la serata con le riflessioni di una sua meditazione, mentre Fabrizio Gifuni, uno degli attori italiani di cinema e teatro oggi più affermati, reciterà le parole di John Donne, Mario Luzi e Giovanni Papini. Le note di questo capolavoro senza tempo risuoneranno grazie alla Camerata Strumentale “Città di Prato” , orchestra già applaudita dal pubblico di O flos colende e nata da un’idea di Riccardo Muti, oggi una delle realtà più qualificate e interessanti del panorama nazionale. A dirigerla, il suo direttore musicale fin dalle origini, Alessandro Pinzauti , che negli anni ha saputo forgiare nei giovani della Camerata un’identità sonora ben precisa.
La rassegna musicale
Nata nel 1997 per celebrare il settimo centenario dell'Opera di Santa Maria del Fiore, la rassegna musicale avrebbe dovuto svolgersi per un solo anno, ma il successo fu tale che si è ripetuta a cadenza annuale fino a giungere alla diciottesima edizione. Grazie all'originalità delle proposte la manifestazione non si rivolge solo agli appassionati di musica sacra, ma si è guadagnata negli anni il favore di un vasto pubblico. A guidare O flos colende è anche l’intento di recuperare un patrimonio musicale dimenticato e di grande valore spirituale, non di rado legato alla storia culturale fiorentina, per dare così un significativo contributo alla valorizzazione del patrimonio artistico (monumentale e archivistico) di competenza dell’Opera di Santa Maria del Fiore.
Ingresso gratuito. È gradita la prenotazione ofloscolende@duomo.firenze.it
Si consiglia di presentarsi almeno 15 minuti prima dell'inizio del concerto.