Opera Magazine
20/02/2014
Firenze prima di Arnolfo - L’espansione urbana di Firenze tra XII e XIII secolo
Continua la serie di conferenze #firenzeprimadiarnolfo
A partire dai primi decenni dell’XI secolo ebbe inizio la crescita urbana di Firenze. La città, ancora compresa entro le mura alto-medievali, sostanzialmente coincidenti nel loro sviluppo con la cinta romana, cominciò a “gemmarsi” di piccoli agglomerati formatisi al di fuori del circuito murario, con una distribuzione che privilegiò le aree alle quali facevano capo le principali strade di accesso alla città, eredi delle vie romane.
Questi gli argomenti della conferenza di Martedì 25 febbraio, ore 17, tenuta da Renato Stopani.
Si formarono così quei “borghi” che tuttora sono ricordati dalla toponomastica cittadina : il “Borgo San Lorenzo”, da cui si dipartiva l’antica via per Faenza (la “Faentina”); il “Borgo di Santa Lucia” (poi detto “Borgo Pidiglioso”), al punto di arrivo della via Cassia, proveniente dal Valdarno superiore; il “Borgo Santi Apostoli” e il “Borgo San Pancrazio”, sul percorso di uscita da Firenze della via Cassia, che puntava verso le “stationes” di “Hellana” (Agliana) e “Pistoriae” (Pistoia). La “longue durée” delle antiche strade romane ricordate non deve essere intesa come persistenza dei manufatti viari : dalla tarda antichità all’alto medioevo, l’intero sistema viario creato da Roma andò infatti progressivamente in rovina per la mancanza delle necessarie opere di manutenzione, conseguente al venir meno di un potere centrale. In età post-antica, quindi, più che i percorsi, rimasti solo per tratti, si conservarono le direttrici viarie delle strade consolari.
La crescita del tessuto urbano fiorentino proseguì e si accentuò nel XII secolo, tanto che negli anni 1173-1175 si rese necessario costruire una nuova cerchia muraria che abbraccerà un’area tre volte più grande di quella della città romana ed altomedievale, allo scopo di far rientrare entro il perimetro delle mura altri popolosi “borghi” che si erano andati aggregando. Anche stavolta l’accrescimento non fu uniforme perché i nuovi agglomerati si formarono a partire dalle strade che si irradiavano dalla città.
È però da tener presente che nel XII secolo era già iniziata una profonda trasformazione della viabilità, sia a livello regionale, che a più ampi orizzonti.
Ci riferiamo non solo a quella che lo studioso danese Johan Plesner, riferendosi al contado fiorentino, chiamerà la “rivoluzione stradale” che portò alla formazione di un sistema viario a raggiera facente perno su Firenze, ma anche alla viabilità sovraregionale, che vide la nascita, “a latere” della principale arteria italiana del medioevo per il traffico continentale (la via Francigena), che non toccava Firenze, di un nuovo percorso transappenninico che fece della città sull’Arno un punto obbligato del cammino verso Roma. Ecco allora perché, tra i nuovi agglomerati, il cosiddetto “Borgo di Balla”, che prese nome dal punto di arrivo dei “torselli” di lana, si formò all’inizio della via proveniente da Bologna, che transitava per San Piero a Sieve e superava l’Appennino al Passo dell’Osteria Bruciata; mentre il “Borgo di Piazza” nacque in corrispondenza del nuovo percorso per Roma: la strada che attraverso la val di Pesa intercettava in Valdelsa la via Francigena. Ed egualmente altri borghi presero consistenza lungo le vie che si dipartivano da Firenze dirette alle diverse zone di quel contado su cui nel XII secolo il comune cittadino andava estendendo la sua sovranità.
Un anno per conoscere la Firenze Medievale
Vi ricordiamo che la serie di conferenze Firenze Prima di Arnolfo si articola in dieci incontri.
Le conferenze si tengono presso il Centro Arte e Cultura dell’Opera di Santa Maria del Fiore, in Piazza San Giovanni 7, a pochi metri dal Battistero, il monumento più importante della Firenze romanica.
L’ingresso è libero fino all’esaurimento dei posti.
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