Opera Magazine
03/04/2014
Venerdì 4 aprile l’Opera di Santa Maria del Fiore renderà omaggio ad un protagonista del panorama culturale fiorentino dell’800: Cesare Guasti.
Di professione archivista e poligrafo, Guasti nasce a Prato il 4 settembre 1822 in un ambiente familiare fortemente religioso e inizia a lavorare come correttore di bozze nella tipografia del padre. Dopo il corso elementare, frequenta il Collegio Cicognini per poi proseguire i suoi studi da autodidatta maturando una conoscenza eccezionale della lingua italiana e latina e facendosi una cultura da far invidia al più erudito dei toscani! Appassionato di Dante e delle Sacre Scritture, Guasti scrisse moltissimo lasciandoci una produzione di circa 500 titoli.
L’intera giornata di domani sarà dedicata al ricordo dell’erudito pratese attraverso gli interventi di docenti, studiosi e ricercatori che ripercorreranno l’intero itinerario intellettuale di Guasti valutando sotto una nuova luce il suo effettivo apporto ai diversi campi del sapere. I nostri esperti ci accompagneranno alla scoperta della biografia, del mondo letterario e culturale della Firenze che fece da sfondo alla sua attività, della relazione con l’Accademia della Crusca, degli aspetti artistici e delle importanti attività di editore e archivista.
Quest’ultima attività ha attraversato a più riprese tutta la vita di Cesare Guasti se si pensa che fin dal 1844 era entrato a far parte dei collaboratori dell'Archivio storico italiano e nel 1854 il Vieusseux lo volle fra i "compilatori" ordinari dell'Archivio con il compito di firmare le pagine della rubrica di informazione bibliografica, contrassegnando con la lettera G le sue recensioni. La grande occasione che segnò il destino professionale del Guasti fu la costituzione dell’Archivio centrale dello Stato toscano, promossa nel 1852 dal governo granducale. Nell’archivio fiorentino, collocato agli Uffizi, il Guasti trascorse il resto della propria esistenza, diventandone soprintendente nel 1874.
Proprio questa attività è quella che lo lega più strettamente all’Opera del Duomo dal momento che per due anni, dal 1850 al 1852, lo vediamo impegnato nell’ Archivio di Santa Maria del Fiore.
Sarà Lorenzo Fabbri, attuale archivista dell’Opera, a raccontarci del rapporto culturale fra Guasti e l’istituzione fiorentina e a illustrarci come proprio indagando in questo preziosissimo archivio il suo insigne predecessore avesse cominciato a raccogliere documenti sulla Cupola e sul cantiere della Cattedrale che ispirarono i lavori “La Cupola di Santa Maria del Fiore illustrata con i documenti dell’Archivio dell’Opera secolare” pubblicato nel 1857, e “La costruzione della chiesa e del campanile secondo i documenti tratti dall'Archivio dell'Opera secolare e da quello di Stato” pubblicato nel 1887.
La giornata di studio
L’iniziativa, promossa dall’Opera di Santa Maria del Fiore - con il patrocinio dell’Accademia della Crusca, della Biblioteca Roncioniana, della Deputazione di storia patria per la Toscana e della Fondazione Spadolini Nuova Antologia – si terrà in Sala Brunelleschi del Centro Arte e Cultura, in piazza San Giovanni 7.
Dopo i saluti del presidente dell’Opera, Franco Lucchesi, la sessione della mattina si aprirà con una relazione di Cosimo Ceccuti sul mondo letterario e culturale della Firenze che fece da sfondo all’attività di Cesare Guasti. La biografia formativa e professionale sarà ripercorsa dagli interventi di Giovanni Pestelli sugli anni giovanili a Prato, di Lorenzo Fabbri sui rapporti di lavoro e di scambio culturale con l’Opera del Duomo di Firenze e di Diana Toccafondi sui lunghi anni di servizio come archivista di Stato.
La sessione pomeridiana si articolerà per campi d’interesse coltivati dallo studioso pratese. Piero Fiorelli si soffermerà sull’ambito linguistico, con una relazione sulla lunga militanza del Guasti nell’Accademia della Crusca; all’importante attività di editore di testi letterari dedicherà la sua attenzione Giuseppe Giari, mentre gli aspetti artistici saranno oggetto degli interventi di Carlo Sisi e di Francesco Gurrieri.