Opera Magazine
04/03/2014
L'Assunzione di Maria. Un tesoro del Rinascimento in Duomo
Iniziano le operazioni di restauro della Vetrata centrale della facciata della Cattedrale.
Oltre a capolavori noti come gli affreschi della Cupola realizzati dal Vasari e dallo Zuccari e l'orologio della controfacciata di Paolo Uccello, la Cattedrale di Santa Maria del Fiore custodisce altri tesori spesso relegati in secondo piano. Difficili da vedere, da fotografare e da studiare, le Vetrate che si affacciano sulla facciata interna della chiesa sono opere d'arte prese poco in considerazione anche se ideate dai grandi maestri che hanno partecipato attivamente al cantiere di Santa Maria del Fiore.
Realizzato in meno di mezzo secolo, dal 1394 al 1444, il grandioso ciclo composto da 44 vetrate, 45 in origine, rappresenta il più monumentale programma di arte vetraria nell'Italia tre-quattrocentesca e si annovera tra i più importanti al mondo per l'unicità cronologica, per la grande percentuale di vetri originali e per gli artisti che eseguirono i disegni preparatori da cui presero spunto i maestri vetrai per la realizzazione delle composizioni. L'elenco degli autori include i massimi nomi dell'arte fiorentina del primo Rinascimento: Donatello, Lorenzo Ghiberti, Paolo Uccello, Andrea del Castagno, Agnolo Gaddi.
Una lettura complessiva dei soggetti delle vetrate mostra che l'intento del programma iconografico era quello di evocare quella luce spirituale che illumina i credenti attraverso la vita di Cristo, di Maria, a cui è dedicata la Cattedrale fiorentina, e dei Santi.
Il nome di Ghiberti è legato a 36 delle attuali 44 vetrate tra cui L'Assunzione di Maria, la vetrata che si trova in corrispondenza del rosone centrale della Cattedrale. Si tratta di uno dei primi disegni preparatori proposti dall'artista, come riporta egli stesso nei suoi Commentari:
«disegnai nella faccia di Santa Maria del Fiore, nell'occhio di mezzo, l'assunzione di Nostra Donna e disegnai gli altri [vetri che] sono dallato».
Con una misura di oltre 5 metri di diametro, l'opera rappresenta la Vergine all'interno di una cornice goticheggiante di santi e profeti nel momento trionfale della sua assunzione in Cielo dove la attende Gesù tra gli angeli con la corona in mano.
Il restauro
La ricchezza dei materiali, la raffinatezza della tecnica, l'attenzione al colore e ai rapporti cromatici e l'originalità compositiva di queste opere d'arte si apprezza pienamente soltanto durante le operazioni di restauro, un momento particolare e delicato che, si può dire, è iniziato poco dopo la loro ultimazione e non è mai cessato a causa delle inclemenze del tempo, l'aggressione dei fulmini e gli eventi traumatici.
Nel corso degli anni si sono succeduti interventi di integrazione e ricostruzione parziale delle vetrate e proprio in questi giorni stiamo assistendo alle operazioni di smontaggio de L'Assunzione di Maria per dare avvio al programma di restauro che durerà fino all'estate del 2015.
La rimozione della vetrata centrale fa parte del progetto iniziato dall'Opera di Santa Maria del Fiore negli anni Settanta del Novecento grazie al quale oggi sono state riportate a originario splendore 33 vetrate delle 44 esistenti.