Opera Magazine
29/11/2013
L'oro del Ghiberti torna a splendere
Il restauro della Porta Nord del Battistero di Firenze, uno dei capolavori di Lorenzo Ghiberti, terminerà nell'autunno del 2015, ma sta già dando ottimi frutti. Sotto, è proprio il caso di dirlo, la polvere dei secoli, sta riemergendo la doratura originaria delle ventotto formelle e del fregio vegetale.
È quindi grazie al restauro che viene finalmente accertato l'utilizzo della doratura da parte del Ghiberti anche per la seconda porta monumentale del Battistero, realizzata tra il 1403 e il 1424.
In questo caso, però, la doratura ad amalgama di mercurio venne utilizzata solo per i rilievi, creando uno straordinario effetto di contrasto con lo sfondo scuro in bronzo.
I lavori, che sono finanziati interamente da privati, con fondi della stessa Opera di Santa Maria del Fiore e della Guild of the Dome Association (questo permetterà di restaurare la Porta Nord in un tempo eccezionalmente breve rispetto alla mole di lavoro e all’importanza dell’intervento), vengono eseguiti dall'Opificio delle Pietre Dure di Firenze, su incarico dell’Opera di Santa Maria del Fiore.
Battesimo e tentazioni
Le formelle di cui è già stato completato il restauro sono due: quella del Battesimo di Cristo e quella delle Tentazioni di Cristo; in corso di pulitura le altre ventisei (con Scene del Nuovo Testamento, Evangelisti e Dottori della Chiesa), oltre alle quarantasette testine di Profeti e Sibille che adornano il telaio (tra esse il celeberrimo autoritratto con turbante del Ghiberti stesso) e al fregio con foglie d'edere, bacche e animali (insetti, rettili, molluschi).
Risultati eccezionali
Interpellato sulle operazioni di pulitura, Marco Ciatti, il Soprintendente dell’Opificio delle Pietre Dure, ha dichiarato che:
I risultati sono davvero eccezionali e, sia pur con una certa disomogeneità tipica dei manufatti antichi a causa della tecnica di origine e delle condizioni locali di conservazione, due aspetti si sono imposti fin dall’inizio: la straordinaria finezza e qualità di esecuzione e la splendida doratura sulle figurazioni che si stagliano contro il fondo bronzeo.
La gradualità e la selettività di azione del laser conferiscono un risultato di altissima qualità, con un rispetto totale delle caratteristiche materiche ed estetiche dell’opera.
La Porta Nord sta godendo inoltre dell'esperienza di cui l'Opificio ha fatto tesoro lavorando per ventisette anni al restauro della Porta del Paradiso, completato nel 2012, nonché delle innovazioni tecnologiche che sono state raggiunte nel frattempo.
Una visione globale
Per l’Opera di Santa Maria del Fiore il restauro della Porta Nord è parte del progetto di riqualificazione di tutti i monumenti di Piazza del Duomo che costituiscono Il Grande Museo del Duomo, progetto che la vedrà impegnata fino al 2015 con la ripulitura e il restauro di tutte le facciate marmoree del Duomo, del Battistero di San Giovanni Battista e del Palazzo dei Canonici (intervento che riguarda quarantamila metri quadrati di superficie, di cui circa 25 mila già restaurati), e con i lavori di ampliamento e riallestimento della Galleria d'Arte dell’Opera che raddoppierà i suoi spazi, raggiungendo una superficie utile di oltre cinquemila metri quadri.