Opera Magazine
30/01/2024
Il restauro di due stanze del Campanile di Giotto
Conservazione e valorizzazione di uno spazio unico al mondo
Il Campanile di Santa Maria del Fiore è uno dei massimi capolavori dell’architettura gotica italiana. Iniziata da Giotto nel 1334, la costruzione della torre campanaria fu portata avanti da Andrea Pisano alla morte del maestro e completata da Francesco Talenti nel 1359. Marmi bianchi, rossi e verdi rivestono la sua struttura, ornata anche da importanti rilievi e sculture del XIV e del XV secolo. L’intervento di restauro, avviato a dicembre 2023, interessa due stanze chiuse e non accessibili al pubblico poste al primo e secondo livello del Campanile. E’ proprio in corrispondenza di questi livelli che si interrompe il progetto di Andrea Pisano e che prende avvio la fabbrica talentiana, caratterizzata da ampie logge aperte su eleganti coppie di bifore e grandi trifore, da cui si gode di splendidi affacci panoramici.
Stato di conservazione delle stanze
Le pareti delle stanze, realizzate in “muratura faccia a vista” di pietra forte, risultano in discrete condizioni di conservazione, senza manifestare fenomeni di degrado particolarmente rilevanti. In generale, vi è un deposito superficiale diffuso sul paramento, sugli elementi lapidei e sulle parti a intonaco delle volte che ha determinato la necessità di una pulitura generalizzata, di una revisione dei giunti e di un consolidamento delle parti decoese o esfoliate. Dovrà essere dedicata particolare attenzione alla pulitura della pavimentazione, anch’essa realizzata in pietra arenaria.
Gli ambienti, che sono stati utilizzati nel corso degli anni come deposito di oggetti di varia natura, si presentano ora liberi da materiali vari. In corrispondenza della volta è presente una platea per l’intervento di revisione e stuccatura delle costolature in pietra forte. Una volta completato l’intervento alle pareti e alla volta dell’ambiente superiore verrà montato il ponteggio nella stanza al primo livello per l’intervento completo di pulitura, stuccatura, revisione e consolidamento.
L'intervento di restauro
La prima fase di intervento riguarda il controllo statico degli elementi in pietra presenti all’interno di queste stanze, assicurando che siano stabili e ben fissati alle pareti, garantendo così la sicurezza delle strutture.
Parallelamente, è stato avviato il processo di pulitura delle superfici interne. Con l’uso di spazzole a setole morbide, si procede con delicatezza alla rimozione rimuovendo del deposito accumulato nel corso degli anni. Successivamente, si effettuerà un lavaggio delle pareti con acqua demineralizzata. Durante questa fase, verranno rimosse anche vecchie stuccature antiestetiche e croste scure.
Per prevenire il distacco di pezzi di pietra e rafforzare le superfici all’interno di queste stanze, è stato applicato un prodotto speciale a base di silicato di litio.
Nel processo di stuccatura e integrazione, utilizzando materiali compatibili, il lavoro si concentrerà su parti danneggiate o mancanti: verranno stuccate le fessure per ottenere una finitura uniforme e saranno via via ripristinate le porzioni di muratura modificate nel tempo per l’installazione di impianti, garantendo al contempo la loro ispezionabilità.
Nel corso del progetto, sarà garantito l’accordo cromatico uniforme delle superfici interne attraverso l’applicazione di velature con colori a base di pigmenti minerali puri, per mantenere intatto l’aspetto delle stanze del Campanile.
Il cantiere
- Committente: Opera di Santa Maria del Fiore
- Progettazione e Direzione Lavori: Ufficio Tecnico dell'Opera di Santa Maria del Fiore - Firenze (FI)
- Coordinatore alla Sicurezza: Arch. Daniela Chiesi
- Impresa esecutrice: Estia srl
- Direttore Tecnico: Arch. Rest. Paolo Pecorelli
- Capo cantiere: Rest. Francesco Piovani
- Inizio lavori: 07/12/2023