Opera Magazine
21/09/2017
Co-OPERA-tività, il nuovo progetto che abbraccia il Museo dell’Opera e le persone con Alzheimer
In occasione della giornata Mondiale dell'Alzheimer, l'Opera di Santa Maria del Fiore presenta il nuovo progetto dedicato alle persone affette da degenerazioni cognitive e alla loro inclusione sociale e culturale.
Collaborazione, creatività, cultura. Patrimonio artistico e inclusione sociale. Sono le keyword del nuovo progetto ideato e lanciato dall’Opera di Santa Maria del Fiore in collaborazione con due realtà del settore assistenziale come RSA Le Magnolie e CSD - casa di riposo Il Gignoro, parole e concetti chiave per la realizzazione di specifiche attività rivolte ai malati di Alzheimer e ai loro carer.
Co-OPERA-tività è insieme il nome e il concept del progetto nato dalla fusione di tre termini, quali collaborazione - dalla concertazione di esperienze e competenze coinvolte - creatività - nella sua accezione più stimolante e “attiva” - e Opera, in riferimento all’Opera di Santa Maria del Fiore e al suo inestimabile patrimonio artistico-culturale.
Un progetto ideato per generare cultura, creando un circuito virtuoso tra le opere del museo e le attività ad esse collegate in funzione di un’inclusione sociale, attraverso reazioni emozionali e l’espressione di queste da parte di persone con il morbo di Alzheimer. Un’attività pensata su più fronti, come scoprire e implementare altre forme di comunicazione con gli anziani che presentano difficoltà nell’utilizzo dei metodi e dei canali tradizionali e creare una rete di supporto - sia culturale che sociale - per le persone con Alzheimer, per coloro che se ne prendono cura e per tutti gli operatori potenzialmente interessati.
Per garantire tale attività è stato individuato un primo periodo di sperimentazione, da settembre a dicembre 2017, con un controllo continuo delle proposte, della metodologia e delle opere coinvolte. La location scelta, infatti, è il nuovo Museo dell’Opera del Duomo: luogo di ricchezza culturale e spirituale, dove si svolgeranno due diversi cicli di incontri con dinamiche differenti. Il ciclo A - diviso in tre appuntamenti il 4, 11 e 18 ottobre - prevede la visita e l’osservazione della Madonna dagli Occhi di vetro di Arnolfo di Cambio, in versione originale e in versione tattile, introducendo il Time Slips: costruire una poesia o una storia a seconda della situazione; il secondo appuntamento avrà come soggetto la Pietà Bandini di Michelangelo, nella versione originale e in quella tattile, che verrà esplorata nei dettagli; il terzo appuntamento sarà una vera e propria esperienza multisensoriale, all’interno della Cappella Musicale dove la musica e i codici corali si fondono in un unicum.
Il ciclo B - 15 e 29 novembre e 13 dicembre - avrà come protagonisti la Cantoria di Luca della Robbia e le sue formelle avvalendosi del metodo Time Slips, poi sarà il turno della Maddalena Penitente di Donatello e infine l’esperienza multisensoriale della Cappella Musicale per costruire una storia immaginaria.
Il museo dell'Opera del Duomo si inserisce così in una proposta all'avanguardia per le persone con Alzheimer, lanciata dal MoMa di New York nel 2007 proprio attraverso il metodo Time Slips. Il museo come generatore attivo di cultura, l’esperienza museale come mezzo di inclusione sociale. Perseguendo una visione più ampia e oltremodo attuale: la necessità di un contatto umano.
Per informazioni e approfondimenti, contattare: accessibilita@operaduomo.firenze.it