Opera Magazine
21/05/2015
Maratona organistica al grande organo Mascioni
La suggestiva bellezza del Duomo di Firenze ospita ancora una volta la musica sacra della rassegna O flos colende
Apprezzatissima dal pubblico, torna anche quest’anno la maratona organistica di O flos colende: una vera e propria non-stop di capolavori e rarità che si terrà mercoledì 27 maggio, dalle ore 20.30, per valorizzare quel formidabile e potente strumento che è il grande organo Mascioni del Duomo di Firenze.
Alle sue tastiere si siederanno, l’uno dopo l’altro, ben tre celebri organisti di tre diverse nazionalità, ciascuno impegnato in un autentico tour de force di bravura e virtuosismo. Apre la maratona Enrico Viccardi, con un programma che include il noto Prélude, Fugue et Variation di César Franck e l’Alleluyas di Simon Preston, celebre organista e compositore britannico dei nostri giorni. La sudamericana Cristina García Banegas, presenta per lo più brani legati alla sua terra d’origine, fra i quali il suggestivo Gioia nei cieli, proveniente dalla tradizione barocca, ed un suo Tiento (omaggio ad un’antica forma organistica iberica), composto nel 2001. Roger Sayer, organista e direttore del coro presso l’antica Temple Church di Londra, affronta invece un programma incentrato sulla scuola organistica francese fra Otto e Novecento e che punta ad esaltare la sontuosità di colori davvero orchestrali dell’organo Mascioni: un percorso che tocca i nomi di Charles Marie Widor (l’Allegro dalla spettacolare Symphonie n.6), Camille Saint-Saëns (la piacevole Fantaisie), Louis Vierne (una selezione dall’intrigante Symphonie n.4), Maurice Duruflé (il delicato Scherzo) e Cesar Franck (il celebre Corale n.3).
La rassegna musicale
Nata nel 1997 e fin da allora promossa dall'Opera di Santa Maria del Fiore, O flos colende si è conquistata un sempre più crescente apprezzamento di pubblico e critica. Un successo raggiunto grazie alla suggestiva bellezza del Duomo di Firenze, location di tutti i concerti, alla particolarità delle proposte musicali e all'autorevolezza degli interpreti, garantite dalle cure artistiche di Gabriele Giacomelli.