Opera Magazine
17/02/2015
Le religiones novae in città: la rivoluzione pastorale degli ordini mendicanti
Proseguono gli appuntamenti del ciclo di conferenze Firenze prima di Arnolfo. Martedì 24 febbraio l'intervento di Anna Benvenuti.
Martedì 24 febbraio, la Prof.ssa Anna Benvenuti illustrerà i cambiamenti sociali avvenuti nel XIII secolo quando il lungo travaglio vissuto dalla chiesa attaccata dalla propaganda ereticale e messa in crisi dalla necessità di un adeguamento al mutato contesto sociale ed economico della società, si espresse in nuove sperimentazioni religiose.
Il fermento pauperistico, che già nel XII secolo aveva animato sia nuove esperienze regolari sia ribellioni ereticali, aveva sensibilizzato il popolo cristiano avviandolo ad una articolata domanda di partecipazione che produsse esiti differenti sul piano ecclesiale. Da questo disomogeneo background sarebbero emerse nuove figure di carismatici capaci di coniugare le istanze dei tempi nuovi con le traduzioni canoniche, rivitalizzando formule penitenziali antiche e piegandole alla richiesta di esemplarità emergente dalla base della società cristiana.
I numerosi movimenti pauperistici e comunitari che si produssero agli inizi del XIII secolo e che fecero del lavoro e della povertà volontaria (quindi della mendicità da cui il nome Mendicanti) una ragione di appartenenza religiosa, crearono non pochi problemi alla Chiesa, incapace di collocare questa nuova domanda nel collaudato sistema delle istituzioni regolari. Promotori di nuove dinamiche religiose, i Mendicanti sarebbero stati responsabili di un profondo cambiamento nella cultura e nella rappresentazione del sacro contribuendo in maniera efficace, grazie alla pastorale della parola (predicazione) e della penitenza (confessione), al disciplinamento delle inquiete masse urbane.
Gli appuntamenti
Vi ricordiamo che la serie di conferenze Firenze Prima di Arnolfo - Retroterra di Grandezza (Anno II) si articola in sei incontri.
Le conferenze si tengono alle ore 17.00 presso il Centro Arte e Cultura, in Piazza San Giovanni 7. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.