Opera Magazine
08/08/2013
L'olmo di San Zanobi
A Zanobi sono attribuiti diversi miracoli, illustrati poi da grandi artisti come Botticelli o Domenico Veneziano. Di uno di questi miracoli è ancora possibile, in qualche modo, vedere traccia in Piazza del Duomo...
Il Duomo è nato su una fondazione che data addirittura al periodo romano: alla fine del IV secolo, poi, il Cristianesimo aveva cominciato a diffondersi, dati i contatti commerciali con il Medio Oriente.
In questo contesto, nel 393 è a Firenze Sant’Ambrogio (340 circa - 397) ed è lui a proporre Zanobi (data di nascita sconosciuta - data di morte tra il 417 e 430, più probabilmente tra il 429 e 430) per la carica di Vescovo di Firenze.
Zanobi è un vescovo molto importante per la Firenze che si affaccia alla cristianità, perché è con lui, sulla spinta e l’esempio di Ambrogio, che le chiese fiorentine allora esistenti (Santa Felicita, San Lorenzo e Santa Reparata) iniziano a organizzarsi in diocesi.
A Zanobi sono attribuiti diversi miracoli, illustrati poi da grandi artisti come Botticelli o Domenico Veneziano. Di uno di questi miracoli è ancora possibile, in qualche modo, vedere traccia in Piazza del Duomo...
La colonna commemorativa
Davanti alla Porta Nord del Battistero di San Giovanni si trova una colonna marmorea sormontata da una croce eretta su un piccolo basamento di tre scalini. La colonna commemorativa è detta appunto di San Zanobi e si trova nel punto esatto in cui la salma del vescovo fiorentino operò uno dei suoi miracoli più famosi.
Alla sua morte, avvenuta probabilmente verso il 430, la salma fu collocata in un sarcofago posto accanto all’altare della chiesa di San Lorenzo. Nell’860 il Vescovo Andrea, temendo le incursioni sia dei Vichinghi sia degli Ungari, fece traslare le spoglie di S. Zanobi dalla collocazione originaria alla cattedrale di Santa Reparata.
L'olmo rifiorisce
In tale occasione la salma avrebbe sfiorato un albero di olmo ormai secco che cominciò immediatamente a rifiorire. La colonna commemorativa è stata eretta nel luogo esatto in cui sorgeva l’olmo del miracolo.
La croce posta sulla sommità della colonna che ammiriamo oggi è una copia che sostituisce l’originale, che presentava una statua ricavata dal legno dello stesso olmo che la salma del vescovo santo aveva miracolato, e una iscrizione con la quale si tramandava la storia del miracolo.
(La foto utilizzata in testa all'articolo è di Olga Kuzmicheva)