Opera Magazine
10/04/2018
La voce umana e le voci dell’organo con O Flos Colende
Venerdì 13 aprile, in Cattedrale, il nuovo appuntamento con O Flos Colende, insieme al soprano Gemma Bertagnolli e l’organista Enrico Zanovello.
Un variegato programma animerà il secondo concerto di O Flos Colende ospitato all’interno della cattedrale di Santa Maria del Fiore.
Protagonisti del concerto saranno due nomi d’eccellenza della scena nazionale e internazionale: Gemma Bertagnolli, soprano, considerata una delle interpreti di riferimento per la musica barocca italiana. Dopo aver vinto i concorsi As.Li.Co e Francesco Vinas, ha iniziato una carriera che l’ha portata ad esibirsi nei principali teatri e festival italiani ed esteri, collaborando con grandi registi e direttori. Tra le numerosissime cose da segnalare, nel 2015 e 2016 si è esibita - accompagnata al pianoforte - dall’imperatrice Michiko del Giappone.
Enrico Zanovello si è diplomato in Organo e Clavicembalo con Stefano Innocenti e Andrea Marcon ed è presenza fissa nei più prestigiosi festival europei e statunitensi. E’ fondatore dell’Orchestra Barocca A. Palladio e a capo di numerosi progetti musicali; è membro di giuria di vari concorsi organistici e direttore del Festival Concertistico Internazionale “Organi storici del vicentino” e docente presso il conservatorio di Vicenza. Ha tenuto il concerto di inaugurazione per molti strumenti, fra cui l’organo Rieger della chiesa del Santo Salvatore a Gerusalemme.
Il programma musicale inizia con il mottetto Cantate Domino di Francesco Cavalli, organista e maestro di cappella della basilica di S. Marco a Venezia, oltre che celebre operista. Sarà poi il momento per la Fuga I per organo di Luigi De Grassi. Si prosegue con un gruppo di straordinarie composizioni bachiane: il Quia respexit dal Magnificat, pagina di rara intensità espressiva; il Preludio e Fuga in Mi minore, composizione organistica complessa e ardua; l’aria Hochster, mache deine Gute della cantata Jauchzet Gott in allen Landen, un brano che esprime la dolce fiducia provata dal fedele nel rimettersi alla bontà divina; chiude il quartetto bachiano l’Allegro finale della Fantasia.
Si prosegue con il mottetto Exultate jubilate per soprano e orchestra di Mozart, concepito dal maestro austriaco durante il soggiorno milanese del 1772-73; il pirotecnico Alleluja conclusivo sembra creato ad hoc per stupire il pubblico davanti alla bravura dell’interprete. Si continua poi con la Sortie organistica di Louis Léfebure-Wely, divertente pezzo a metà strada fra teatro d’opera e chiesa, tipicamente ottocentesco. E’ poi il turno del mottetto Regina Coeli di Giovanni Battista Grazioli, eseguito in una trascrizione ottocentesca per soprano e organo. Vi è poi un “ritorno” in Austria con il mottetto Laetentur coeli del compositore e violoncellista viennese Rudolf Glickh.
Rimanendo in atmosfera tardo-romantica sarà la tenerissima Ave Maria del parigino Camille Saint-Saens a portare il concerto verso la conclusione, che avviene dapprima con la composizione dello statunitense Gordon Young e la sua Baroque Suite, e, infine, con le note del celeberrimo Nino Rota, noto al pubblico per le sue colonne sonore cinematografiche, con il mottetto natalizio Psallitenato de Maria Virgine: una gemma di delicato candore datata 1958.
Il concerto inizierà alle ore 21:15. Ingresso libero. Per info e prenotazioni: eventi@duomo.firenze.it / +39 055 23 02 885.