Opera Magazine
22/08/2017
Un assegno di ricerca per studiare l'opera architettonica di Francesco Talenti
Nonostante l'importanza dell'opera di Francesco Talenti, le conoscenze su questa personalità risultano tuttora scarse: il Dipartimento di Architettura dell'Università di Firenze, in collaborazione con l'Opera di S. Maria del Fiore, emana il bando di ricerca per un assegno a tema "L'opera architettonica di Francesco Talenti e il cantiere della cattedrale di Firenze".
L’Università degli Studi di Firenze, Dipartimento di Architettura, in collaborazione con l’Opera di Santa Maria del Fiore, ha emanato un bando di selezione per il conferimento di un assegno di ricerca nell’Area di Storia dell’Architettura a tema "L'opera architettonica di Francesco Talenti e il cantiere della cattedrale di Firenze".
L’assegno, finanziato dall’Opera di Santa Maria del Fiore, sarà erogato per la durata di un anno con decorrenza 1 Ottobre 2017. La scadenza per la consegna della domanda di partecipazione è prevista in data 01/09/2017. Per poter partecipare alla selezione per lo svolgimento dell’attività di ricerca è richiesto, come titolo obbligatorio ai fini dell’attribuzione dell’assegno, il Dottorato di ricerca in Storia dell’Architettura o in Storia dell’Arte, oltre a competenze curricolari nella ricerca d’archivio su fonti bassomedievali.
Tra le molteplici personalità che nel corso della storia si sono succedute alla guida dei lavori del cantiere della Cattedrale di Firenze, un ruolo di grande rilievo spetta a Francesco Talenti: scultore e architetto che raccolse l’eredità di Arnolfo, Giotto e Andrea Pisano nel 1350. A lui, infatti, si devono le modifiche al progetto originario del Campanile con l’abolizione della grande guglia sommitale e l’introduzione delle finestre e della balaustra. Al tempo stesso, il Talenti fu il deus ex machina del completamento - con relativo ampliamento - della Cattedrale, ponendo le premesse per la realizzazione della Cupola da parte di Brunelleschi. A Talenti, infine, si devono anche i disegni della decorazione esterna, elegantissimi nella ricchezza di motivi geometrici in marmi verdi, bianchi e rosa. Quello del Talenti, in definitiva, fu uno dei ruoli più centrali e decisivi nella realizzazione della Cattedrale di Santa Maria del Fiore e, più in generale, di Piazza Duomo. Eppure, nonostante l’influenza di tale lavoro, le conoscenze su questa personalità risultano ancora scarse, a partire dalle vicende biografiche e dai modi e i luoghi della sua formazione.
L’assegnista dovrà quindi basare la sua ricerca su un'estesa ricognizione documentaria, controllando le fonti già edite ed effettuando nuovi spogli, sia in archivi fiorentini (in primis quello dell’Opera del Duomo di Firenze) che in altri luoghi dove la presenza del Talenti è accertata o probabile, come Orvieto e Siena.
L’assegnista dovrà inoltre regestare le opere del Talenti nel loro complesso, considerandone la duplice attività, di architetto e di scultore; e in particolare i singoli interventi all’interno del cantiere della cattedrale fiorentina, distinti e circostanziati in base alle risultanze documentarie. La discussione degli esiti formali, delle scelte tecniche e dei modi operativi inerenti all’attività del Talenti, posti in relazione alla cultura architettonica trecentesca, costituirà la sintesi finale del lavoro analitico svolto in precedenza. L’assegnista dovrà quindi possedere un profilo di storico dell’architettura con una specifica preparazione nell’ambito medievale, e una capacità di padroneggiare i metodi e gli strumenti propri della ricerca storica in quel settore temporale.