Opera Magazine
20/11/2015
La facciata trecentesca della Cattedrale di Firenze
Forse tutti non conoscevano l'aspetto della prima facciata incompiuta del Duomo avviata da Arnolfo di Cambio; nel nuovo Museo una grandiosa ricostruzione.
Fece Arnolfo il disegno et il modello del non mai abastanza lodato tempio di S. Maria del Fiore, ordinando che s'incrostasse di fuori tutta di marmi lavorati, con tante cornici, pilastri, colonne, intagli di fogliami, figure et altre cose con quante egli oggi si vede condotta.
Così Giorgio Vasari, nella sua Vita di Arnolfo di Cambio, descrisse la facciata trecentesca pensata dal celebre architetto per la nuova Cattedrale fiorentina che ne rappresentava l'elemento più innovativo. La vicenda della facciata ha inizio già nel 1296 quando Firenze decise di costruire un nuovo Duomo nello stile moderno, ossia "gotico", affidando ad Arnolfo di Cambio l'impresa di costruire la "più onorabile chiesa di tutta la Toscana".
Come le fronti delle cattedrali francesi, la facciata venne decorata con numerose statue portatrici di un messaggio religioso. Le prime opere realizzate furono statue e rilievi narranti le vicende della Madre di Cristo alla quale fu dedicata Santa Maria del Fiore. La scelta della scultura come forma decorativa, era collegata alla fede cristiana in un Dio che si è reso concretamente presente nella storia diventando uomo nel grembo di Maria e il messaggio della tridimensionalità era così importante nel conferire senso alla nuova Cattedrale che le statue furono collocate sulla facciata quando questa aveva raggiunto solo un terzo dell'elevazione prevista.
Mai proseguita al di sopra delle porte, la facciata originaria fu rimossa nel 1587 per volontà del granduca Francesco I de' Medici che sognava di realizzarne una di tipo rinascimentale. Prima di smantellare i marmi medievali però fu realizzato, per opera di Bernardino Poccetti, un disegno della stessa conservato in una copia settecentesca nell'Archivio dell'Opera di Santa Maria del Fiore in base al quale è stata realizzata l'evocazione architettonica in scala 1:1 allestita nella sala maggiore del Museo.
Il modello in legno della facciata trecentesca collocato nella saletta didattica del nuovo Museo dell'Opera. Foto di Claudio Giovannini per Opera di Santa Maria del Fiore.