Opera Magazine
29/04/2014
Donatello in Battistero
Per la prima volta il Battistero di San Giovanni ospita tre profeti donatelliani restaurati
Dal 3 maggio al 30 novembre 2014, il Battistero di San Giovanni accoglierà tre capolavori della statuaria di Donatello scolpiti tra il 1415 e il 1436: il Profeta imberbe, il Profeta barbuto o pensieroso e il Profeta Geremia. Le opere fanno parte delle sedici statue a grandezza naturale raffiguranti i Profeti del Vecchio Testamento che, tra il 1330 e il 1430, l’Opera di Santa Maria del Fiore commissionò a più artisti per ornare le nicchie ogivali del terzo ordine del Campanile di Giotto.
Un evento eccezionale reso possibile dalla temporanea chiusura del Museo, dove sono conservati dal 1937, e un'occasione per ammirare da vicino lo stile realistico donatelliano che in questo caso si spinge fino alla drammaticità. Pensati per esser osservati da una distanza di oltre 15 metri, i profeti di Donatello pulsano di vita interiore e, lontani da ogni idealizzazione, sono ritratti in espressioni cariche di pathos, di sofferenza e di tensione nervosa.
Le statue
Scolpito per il lato est del Campanile e realizzato tra il 1416 e il 1418, il Profeta imberbe (192,5 cm di altezza) è una figura ispirata al modello classico dell’oratore, ma caratterizzata da un forte realismo e da una profonda intensità espressiva. Il modello della raffigurazione non è mai stato chiaramente identificato, ma secondo la tradizione si tratterebbe dell'amico Filippo Brunelleschi. L'opera viene esposta al pubblico per la prima volta dopo il restauro, l'unico in oltre 600 anni dalla sua realizzazione, eseguito dagli scalpellini della Bottega dell'Opera di Santa Maria del Fiore.
Il Profeta barbuto o pensieroso (195 cm di altezza) è la seconda delle statue realizzate da Donatello per il Campanile di Giotto tra il 1418 e il 1420. Più monumentale del precedente, il Pensieroso è caratterizzato da un inconsueto gesto della mano destra che, sprofondata nella barba, sostiene la testa del personaggio inclinata in avanti evocando uno stato interiore grave e riflessivo.
Proveniente dalle nicchie del lato nord del Campanile, Il Profeta Geremia (194 cm di altezza) fu eseguito tra il 1427 e il 1435. Anche in questo caso si tratta di un’opera di grande penetrazione psicologica ispirata alla ritrattistica romana per imprimere al volto del profeta un verismo sconcertante.
L'esposizione
La mostra è organizzata dall’Opera di Santa Maria del Fiore sulla base di un’idea di Sergio Risaliti.
L’inaugurazione è prevista il 2 maggio, alle ore 18.00, in occasione del Festival delle Religioni che si terrà a Firenze dal 2 al 4 maggio 2014.
Dal 3 maggio e fino al 30 novembre 2014, le statue saranno visitabili all’interno del Battistero di San Giovanni acquistando il consueto ingresso al complesso e secondo gli orari di apertura del monumento.
La foto è di Antonio Quattrone