Opera Magazine
15/09/2018
Gli interventi di Jean-Luc Martinez e Maria Serlupi Crescenzi per Museology and Values
Mancano soltanto due settimane all’inizio di Museology and Values, il simposio internazionale organizzato dall’Opera del Duomo di Firenze, che si svolgerà il 28 e 29 settembre.
Concludiamo il racconto degli interventi dei nostri relatori, scoprendo insieme di che cosa parleranno Jean-Luc Martinez, Direttore del Louvre e Maria Serlupi Crescenzi, Curatrice del Dipartimento di Arti Decorative dei Musei Vaticani.
"Unità nella diversità": Un Louvre, molteplici Musei del Louvre nel XXI Secolo
In varietate concordia, uniti nella diversità. Questo motto intende evocare come gli europei si sono uniti dopo la seconda guerra mondiale, creando l'Unione europea con lo scopo di lavorare per la pace e la prosperità e quindi per arricchire le diverse culture, tradizioni e lingue del continente. [...] Non parlerò di politica, ma [...] a mio avviso, questa ambizione è molto vicina a quella che dovrebbe essere la missione dei musei universali, che oggi deve essere ridefinita. Questo è un tempo in cui i musei, che sono santuari delle discipline umanistiche, hanno un ruolo essenziale da svolgere nell'aiutare tutti ad apprezzare maggiormente la realtà della loro cultura. Questo è un precedente necessario per aprirsi all'altro e riconoscere l'unicità della natura umana.>>
Jean-Luc Martinez
Alla ricerca del Bello, del Vero, del Buono nei Musei Vaticani
Si sposta decisamente l’angolo visuale, archiviando l’annosa diatriba che, volendo rivendicare il primato dell’aspetto manageriale del museo a scapito di quello artistico-conservativo, scava un solco incolmabile tra due diverse scuole di pensiero, per sollecitare invece una riflessione sul potenziale risvolto etico del museo.
Se ci si pone la domanda: “È possibile credere che i musei nel ventunesimo secolo, possano, attraverso il modo in cui mostrano l’arte, plasmare nei visitatori un senso della dignità della persona umana?”, la risposta che si può dare dalla riva destra del Tevere non può che essere affermativa, in considerazione della precipua identità dei Musei Vaticani, denominati anche “Musei del Papa”.>>
Maria Serlupi Crescenzi