Opera Magazine
27/02/2015
L'arte sacra diventa universale
Un'anteprima delle sale e degli allestimenti del nuovo Museo dell'Opera del Duomo. Una collezione unica per il suo valore storico e artistico che aprirà le porte al pubblico il 29 ottobre 2015.
Nella città d'arte più celebre d'Europa, Firenze, e nella piazza più nota del capoluogo toscano, Piazza del Duomo, sta prendendo forma una grande struttura espositiva nonché la maggiore concentrazione di scultura monumentale fiorentina al mondo: il Museo dell'Opera del Duomo.
Alla base del progetto di rinnovo e ampliamento di questo Museo vi è l'intento di creare un'esperienza di visita totalmente innovativa, emozionale e avvolgente attraverso un linguaggio in grado di comunicare a tutti e di colpire il visitatore con l'immediatezza delle emozioni forti permettedogli di riscoprire l'originaria esperienza di fruizione. Si perché forse tutti non sanno che queste opere non furono concepite per stare all'interno di un museo, ma realizzate per gli esterni e gli interni del complesso monumentale che forma Il Grande Museo del Duomo. Sculture, decorazioni e statue in marmo, bronzo e argento pensate per il Battistero di San Giovanni, la Cattedrale di Santa Maria del Fiore, il Campanile di Giotto e Santa Reparata.
"Erano opere rivolte a tutti, avevano un'attrattiva universale e dovevano colpire la gente nelle viscere" come spiega Timothy Verdon, direttore del Museo dell'Opera del Duomo. Emozione, stupore e mistero sono i valori racchiusi in Art be with you, la campagna di presentazione di questo concentrato di arte, fede e storia che non ha eguali nel mondo perché in esso affondano le radici della cultura occidentale.
Nei primi 120 anni d'esistenza del Museo, i limiti di spazio resero impossibile l’adempimento di questo compito, ma grazie all'acquisizione dell'antico Teatro degli Intrepidi, una struttura di circa 3.000 mq attigua ai locali dell'Opera, sarà possibile trovare collocazione all'intera collezione compresi i pezzi rimasti nei depositi per anni. Il progetto, realizzato dagli architetti Adolfo Natalini, Pietro Guicciardini e Marco Magni, prevede la ricontestualizzazione di alcune opere all'interno di sale tematiche che ricostruiscono le strutture originarie ospitanti. Seguendo un percorso cronologico, il Museo porterà i visitatori a conoscere la storia della cattedrale di Firenze e dei tanti artisti e artigiani che vi lavorarono nel corso dei secoli.
In anteprima, una ricostruzione di alcune sale del Museo.