Opera Magazine
13/11/2024
La Distanza Ravvicinata: immagini di Lilyana Karadjova
Nuova mostra fotografica a cura di Vincenzo Circosta e Giuseppe Giari, presso lo spazio espositivo della Libreria Brunelleschi.
La mostra sarà visitabile gratuitamente dal 5 dicembre 2024 al 31 marzo 2025, tutti i giorni dalle 9:00 alle 16:45.
La Chiesa di luce
La mostra ospitata dall’Opera di Santa Maria del Fiore nella libreria della sua Antica Canonica invita a contemplare la bellezza delle «pietre vive» più preziose del nostro Duomo, i martiri ed altri santi di cui la cattedrale conserva le reliquie: cristiani che – avendo offerto il sacrificio della propria vita – hanno raggiunto l’assemblea celeste.
Lilyana Karadjova ha impresso le sue fotografie nel vetro reso colorato dal processo cianotipico, evocando sia le mura della Gerusalemme Celeste, costruite con pietre preziose, sia l’atmosfera variopinta all’interno del Duomo Fiorentino, le cui più di cinquanta vetrate del Tre e Quattrocento inondano lo spazio di tinte gemmate. Ma mentre la luce che ravviva la penombra del Duomo passa attraverso figure di santi, nelle vetrate, qui la luce ci raggiunge attraverso le loro ossa e addirittura attraverso il legno scuro del patibolo del Redentore, per un processo a sua volta basato sulla luce: la fotografia.
Una fotografia non è solo un’immagine ottenuta tramite metodologie fotochimiche, ma anche il segno attendibile di una presenza. Nel 2006 Bernd Stiegler ha dato seguito a questo pensiero nel suo libro Immagini della fotografia, dove nota che una delle metafore significative relative alla fotografia è il Mandylion, la reliquia di stoffa rettangolare su cui si ritiene che sia stato impresso miracolosamente il volto di Cristo. In modo simile, la fotografia trasla la luce in icona.
La luce è un principio divino e puro dell’essenza che Cristo ha più volte applicato a sé stesso, dicendo: «Io sono la luce del mondo» (Giovanni 8, 12). L’icona fotografica rappresenta in questo caso non una riproduzione meramente tecnica, come intendeva Walter Benjamin, ma, nella prospettiva di viva fede dell’artista, una presenza quasi sacramentale, e persino dotata di aura, ovvero di quel «singolare intreccio di tempo e spazio: apparizione unica di una lontananza, per quanto vicina essa possa essere».
Mons. Timothy Verdon, Direttore del Museo dell'Opera del Duomo
Lilyana Karadjova
Lilyana Karadjova, bulgara, fotografa e storica dell'arte, interpreta tecniche di stampa antiche con approcci contemporanei. Il suo lavoro è stato esposto in Europa e negli Stati Uniti. È docente alla New Bulgarian University, e docente ospite all'Università di Notre Dame e all'Accademia di Brera.
I reliquiari e le loro reliquie
Le fotografie di Lilyana Karadjova mostrano i dettagli che l'artista ha scelto di catturare attraverso il suo obiettivo. Se desiderate saperne di più sui reliquiari fotografati cliccate sul titolo corrispondente e sarete reindirizzati alle schede di catalogo delle nostre collezioni.
- Arte bizantina; Bernardo Holzmann; Cosimo Merlini, Croce della Granduchessa (componenti di periodi diversi: XI-XII, XVII-XVIII sec.).
- Matteo di Lorenzo (attr.), Reliquiario di San Filippo e di altri santi (componenti di periodi diversi dal 1398 al 1723).
- Arte fiorentina, Reliquiario di Santa Reparata ( XVII sec.).
- Francesco Vanni; Arte fiorentina, Reliquiario di Santa Reparata (componenti di periodi diversi: 1375, 1605).
- Pietro Cerluzi, Reliquiario della mascella del Battista (1564).
- Arte fiorentina, Reliquiario di un dito del Battista (1450-1499).
- Matteo di Giovanni, Reliquiario del dito di san Giovanni Battista (1416-1426 ca.).
- Giovan Battista Foggini; Bernardo Holzmann, Reliquiario del Velo di Sant'Agata (1700-1714).
- Giovan Battista Foggini; Bernardo Holzmann, Reliquiario del Velo di Sant'Agata (1700-1714).
- Giovan Battista Foggini; Bernardo Holzmann, Reliquiario del Velo di Sant'Agata (1700-1714).