Opera Magazine
19/04/2019
Lo Scoppio del Carro e la Colombina
Ogni Domenica di Pasqua, in Piazza del Duomo, si ripete la manifestazione dello Scoppio del Carro. Per spiegare l'origine di questa manifestazione occorre risalire ai tempi della Prima Crociata.
Correva l'anno 1099 quando l'esercito crociato di Goffredo da Buglione conquistò Gerusalemme; con lui oltre 2.500 fiorentini, guidati da Pazzino de' Pazzi, che, secondo la tradizione, fu il primo ad innalzare sulle mura della città l'insegna cristiana.
Proprio in riconoscenza di ciò, Goffredo donò a Pazzino tre schegge del Santo Sepolcro di Cristo. Le pietre furono portate a Firenze e conservate in varie chiese cittadine, fino all'attuale destinazione nella chiesa dei Santissimi Apostoli. Intorno agli ultimi anni del 1100, nel giorno del Sabato Santo, cominciò l'usanza di accendere un fuoco con le scintille sprigionate dallo sfregamento di quelle pietre, per poi portarlo in Cattedrale, dove veniva distribuito, dopo la benedizione, alla cittadinanza per riaccendere il focolare domestico.
Dal fuoco al carro
Col passare degli anni lo splendido porta-fuoco del 1450, sulla cui sommità è posta una colomba ad ali spiegate, e che tuttora viene portato in processione, fu trasportato in Duomo da un carro riccamente decorato, che gradualmente cominciò ad essere arricchito con fiaccole, razzi e fuochi d'artificio. L'attuale carro risale al 1765, e fu fatto costruire dalla famiglia Pazzi.
Il primo "scoppio del carro" con la colombina risale al pontificato di Leone X (Giovanni de' Medici) intorno al 1515-20: il giorno di Pasqua una corda veniva tesa dal coro alla porta centrale di Santa Maria del Fiore, dove si trovava il carro, e la colombina - un razzo a forma di colomba che veniva acceso come adesso al canto del Gloria - sibilando andava velocemente ad appiccare il fuoco ai mortaretti e ai fuochi artificiali posti sul carro stesso.
Era appunto dal felice esito del viaggio della colombina, che doveva svolgersi senza intoppi, che i contadini traevano auspici per il raccolto successivo.
Oggi come allora, quando il razzo torna verso l'altare, si leva dalla chiesa un forte applauso. La cerimonia è preceduta dalla tradizionale processione, dalla sfilata in costume e dalla celebrazione religiosa in Battistero.
Il tradizionale appuntamento con lo scoppio del carro è per domenica 21 aprile alle ore 11 dinanzi al sagrato della Cattedrale di Santa Maria del Fiore.