Opera Magazine
14/04/2016
La più antica delle tre porte del Battistero lascia la sua collocazione originaria dopo 680 anni.
Nella notte tra il 15 e il 16 aprile la Porta Sud di Andrea Pisano verrà rimossa dal Battistero di San Giovanni e trasportata all’Opificio delle Pietre Dure dove inizierà un complesso restauro che avrà il compito di riportare alla luce quello che resta della splendida doratura originale e riparare una grossa crepa causata dall’alluvione del 1966.
Realizzata da Andrea Pisano tra il 1330 e il 1336, la Porta Sud lascerà definitivamente la sua collocazione originale dopo 680 anni per essere restaurata e poi collocata nel nuovo Museo dell’Opera del Duomo a Firenze accanto alla Porta del Paradiso e alla Porta Nord di Lorenzo Ghiberti. In questi giorni sono iniziate le operazioni di smontaggio dell’imponente porta bronzea (circa 8 quintali di peso per 4 metri e 94 cm di altezza e 2,95 di larghezza) e nella notte fra il 15 e il 16 aprile avverrà il trasporto presso l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.
Il restauro dovrà portare alla luce ciò che resta della doratura originale sotto lo sporco e i depositi che ne offuscano totalmente la superficie. Probabilmente, come per la Porta Nord, la doratura ad amalgama di mercurio fu eseguita solo sui rilievi scultorei lasciando il fondo bronzeo. Un contrasto, tra la luminosità dell’oro e lo scuro del bronzo, che rende queste opere di straordinaria bellezza. Anche per la Porta Sud sarà realizzata una replica ad arte che sostituirà l’originale sul Battistero, così come in precedenza è stato fatto per le due altre porte: nel 1990 la Porta del Paradiso, e a gennaio di quest’anno la Porta Nord, quest’ultima grazie all’importante contributo dell’Associazione Guild of The Dome.
Per il restauro e la realizzazione della copia della Porta Sud occorreranno almeno 3 anni, un anno in più rispetto alla Porta Nord, perché dalle prime indagini l’opera appare molto danneggiata. L’intera superficie della porta si presenta offuscata dai depositi e dalle alterazioni di color verde del bronzo che nascondono la doratura originale. Nella parte inferiore della porta, i rilievi sporgenti delle formelle sono consunti dal contatto con le mani dei visitatori, che li hanno privati della doratura e della patina di ossidazione del bronzo.
Dai documenti emerge, inoltre, che la Porta Sud ha subito due importanti interventi nel passato - che dovranno essere monitorati e revisionati - durante la seconda Guerra Mondiale (le tre porte del Battistero vennero smontate e trasportate in un luogo al riparo dai bombardamenti) e dopo l’alluvione del 1966. Proprio quest’ultimo evento sembra la causa della consistente crepa sull’anta destra della porta, che attraversa il fondo delle formelle che raffigurano la Carità e l’Umiltà. Sappiamo, inoltre, dalla relazione del restauratore Bruno Bearzi, che alcune formelle caddero a terra per via della forte pressione dell’acqua, che aveva circondato il Battistero.
Informazioni
Per poter effettuare l’eccezionale trasporto, il percorso da Piazza Duomo fino a Via Alfani sarà chiuso al traffico a partire dalle 22.00.
Si tratta di un intervento reso possibile dall’Opera di Santa Maria del Fiore, che ne finanzierà interamente il restauro, lo smontaggio, il trasporto e la ricollocazione nel Museo senza nessun contributo pubblico.