Il dipinto a tempera su tavola con fondo dorato è stato terminato nel febbraio del 1334, come attesta l’iscrizione nel gradino; attribuito a Bernardo Daddi, è una singolare raffigurazione di Maria in attesa del parto. L’opera presenta una sorta di “quadro nel quadro”: al centro, incorniciata da una struttura lignea, è un’immagine di Maria, incinta (come indica il suo ventre appena ingrossato e la veste allentata), la quale sembra animarsi e protendere la mano destra verso una donna anziana in atteggiamento di preghiera; di fronte all’anziana vi è una giovane, anch’essa incinta, come lascia intuire la sua veste allentata, e dietro la donna anziana è raffigurato un accolito reggente un cero. Sul libro aperto che Maria tiene in mano è scritta una preghiera, che si può credere rivolta dalla donna anziana per la giovane, forse sua figlia; la preghiera scritta chiede a Maria di intercedere presso Cristo, suo figlio, raffigurato in alto nella cuspide, affinché la giovane donna possa portare felicemente a termine la gravidanza, proprio come aveva fatto Maria partorendo Gesù. Ai lati della scena sono raffigurati santa Caterina d’Alessandria, con la ruota dentata simbolo del suo martirio (benché la santa sfuggì a questo supplizio e fu, poi, decapitata), e san Zanobi, il vescovo protettore di Firenze.