Bottega di Andrea Pisano, I pianeti

Autore
Bottega di Andrea Pisano
Data
1334-1343
Collocazione
Galleria del Campanile
Collocazione originaria
Campanile di Giotto, lato ovest, secondo registro
Materia
Marmo, ceramica, pigmenti a smalto
Tecnica
Scultura, modellatura, smaltatura
Dimensioni
Altezza: 86 cm ca.; Larghezza: 63 cm ca.; Spessore: 12 cm ca.;

I rilievi rappresentano i pianeti Saturno, Giove, Marte, il Sole, Venere, Mercurio e la Luna; esse furono scolpiti in marmo dalla bottega di Andrea Pisano tra il 1334 e il 1343. Esse sono collocate sopra i rilievi esagonali che raffigurano la creazione di Adamo ed Eva e le prime attività dell’uomo. Su questo lato del Campanile è raffigurato l’uomo dominato dalla natura e influenzato dai pianeti. I pianeti sono presentati attraverso delle personificazioni tratte dalla mitologia o dalla religione pagana greca e romana, e tengono tra le mani attributi simbolici che ci permettono di identificarli. Saturno, che influenza lo scorrere del tempo, è un anziano barbato che tiene in una mano un modellino di Crono, la personificazione del tempo, e nell’altra una ruota, che rappresenta l’eterno scorrere ciclico; il suo volto è triste, alludendo all'influsso sugli spiriti malinconici, qual era la credenza del tempo. La formella dedicata a Giove vede la personificazione di questo pianeta rappresentata con le sembianze di un monaco ostentante un calice e una croce, simbolo della sapienza divina; la sua espressione è poi, significativamente, "gioviale". Marte, divinità romana della guerra, ha l’aspetto di un cavaliere armato con elmo, spada, lancia ed armatura. Il Sole ha le sembianze di Apollo - Helios, la divinità greca di questo corpo celeste, recante gli attributi dello scettro e del disco solare. Venere, dea dell’amore, tiene in mano due amanti; mentre la formella successiva, tradizionalmente identificata con Mercurio, come si deduce seguendo l’ordine tolemaico dei pianeti osservato da questa serie, ma la sua incompletezza non consente un'adeguata lettura. La Luna è rappresentata come una donna seduta sulle acque e recante in una mano il modellino di una fontana, a simboleggiare il suo influsso sui liquidi e sulle maree.

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