Antonio Veneziano (attr.), Decollazione di San Giovanni Battista
- Autore
- Antonio Veneziano (Antonio di Francesco da Venezia) (attribuito a)
- Data
- 1400-1420
- Collocazione
- Cappella delle reliquie
- Materia
- Tempera su tela
- Tecnica
- Pittura
- Dimensioni
- Altezza: 115 cm; Larghezza: 72,5 cm;
- Schede di catalogo
- Decollazione di san Giovanni Battista tavola
Attribuito ad Antonio Veneziano e databile al primo quarto del Quattrocento, il dipinto è eseguito con la rara tecnica della tempera su tela, ancora poco diffusa in ambito italiano in quel periodo. Il particolare supporto e il formato suggeriscono che l’opera fosse in origine destinata a un uso processionale o liturgico, forse come parte di un gonfalone o di uno stendardo. Il soggetto raffigurato, il martirio di san Giovanni Battista, patrono della città, potrebbe far supporre che appartenesse ai canonici del Battistero, intitolato al santo, e che venisse usato in occasione delle feste solenni, in particolare il 24 giugno.
Con intensa drammaticità è raffigurato il martirio di san Giovanni Battista che, come narrato nei Vangeli di Matteo (14, 3-12) e di Marco (6, 17-29), avvenne per decapitazione, per volontà di re Erode, che il santo aveva accusato di illecite nozze. Il corpo del santo – vestito di rozze pelli di cammello – è rappresentato carponi su un manto erboso; il collo è troncato e ne sgorga un copioso fiotto di sangue. La testa, caduta a terra, è colta di profilo ed è cinta da un'aureola dorata. Alle sue spalle si staglia la figura del carnefice: ritto in piedi contro un fondo scuro, è raffigurato nell’atto di riporre con calma la spada nel fodero.
La scelta del soggetto e la decisione di raffigurarlo con tale cruenza, ponendo particolare enfasi sulla testa recisa e sul sangue, si inseriscono nel culto dei santi martiri della tradizione cristiana che, secondo quanto affermato nell’Apocalisse (7, 14) sono “[…] quelli che vengono dalla grande tribolazione e hanno lavato le loro vesti rendendole candide nel sangue dell’Agnello”. L’attenzione rivolta al corpo del santo richiama anche il culto delle reliquie. In tal senso, i tesori del Battistero e della Cattedrale conservano numerose e preziose reliquie, proprio del santo patrono. Alcune di esse, custodite in splendidi reliquiari, sono esposte — per questa ragione — nella stessa sala in cui è collocato il dipinto.