Antonio Pollaiolo e Betto di Francesco Betti, Croce d’argento del Battistero
- Autori
- Antonio Pollaiolo (Antonio Benci) - Betto di Francesco Betti
- Data
- 1457-1459
- Collocazione
- Sala del Tesoro
- Collocazione originaria
- Battistero di San Giovanni, tesoro
- Materia
- Argento, smalti traslucidi
- Tecnica
- Laminazione, sbalzo, cesellatura, incisione, fusione
- Dimensioni
- Altezza: 193 cm; Larghezza: 88 cm; Profondità: 50 cm;
- Schede di catalogo
- Croce d'argento del Battistero di San Giovanni
Croce d’argento, realizzata in argento e smalti traslucidi da Antonio del Pollaiolo e Betto di Francesco Betti nel terzo quarto del XV secolo. La grande Croce d’argento fu realizzata per custodire una reliquia del legno della Vera Croce, su commissione della corporazione di Calimala che sovrintendeva il Battistero. La Croce era esposta in San Giovanni sopra l’Altare d’argento, in occasione della festa del Battista (24 giugno). Il complesso ciclo di immagini che la arricchisce segue un percorso di lettura dal basso verso l’alto: dalla profezia prefigurata nel Vecchio Testamento con Mosè segno dell’alleanza tra Dio e gli uomini, passando per i Vangeli e la predicazione del Battista, fino a giungere al sacrificio di Cristo, morto in croce per la Redenzione dell’umanità. Sul piede è raffigurato san Giovanni che battezza Cristo, attorniato dai Padri della Chiesa, che affermarono con i propri scritti l’ortodossia cristiana. Sul fusto, a forma di piccolo tempio, evocante la lanterna della cupola brunelleschiana, è raffigurato san Giovanni Battista seduto tra angeli. Al di sopra, su due bracci ricurvi posti ai lati della Croce, si trovano i Dolenti: la Madonna e san Giovanni Evangelista. Alla base della croce le mura di Gerusalemme circondano il Calvario, luogo del sacrificio di Cristo. Qui è visibile il teschio di Adamo, simbolo della condizione umana prima della Redenzione. Sulla croce alcune placchette raffigurano Dio Padre, la Maddalena, i Dolenti e il pellicano che si lacera il petto, simbolo del sacrificio di Cristo.