Antica iscrizione dal Battistero
- Autore
- Maestranze toscane
- Data
- Sec. XIII
- Collocazione
- Cortile del Ticciati
- Collocazione specifica
- Parete di fondo
- Collocazione originaria
- Battistero di San Giovanni, interno
- Materia
- Marmo bianco
- Tecnica
- Sagomatura, incisione
- Dimensioni
- Altezza: 36 cm; Lunghezza: 107 cm;
- Schede di catalogo
- Lapide con iscrizione
Lapide in marmo bianco, rettangolare, databile alla seconda metà del XIII secolo, proveniente da un cortile prossimo alla sacrestia della canonica di San Giovanni, recante incisa a tutto campo, un'iscrizione in latino, che recita: “Siete stati battezzati, unti dal Crisma, purificati dall’Issopo, siete rinati alle vive sorgenti
Corroborate i vostri cuori perché cresca la vostra fede: temete Dio e rimanete sempre in lui.
Vennero dall’Egitto coloro che attraversarono il mare, ne conobbero la potenza e cantarono le sue lodi. Gloria a te, o Cristo, che regni benigno; abbi pietà di noi, tu che sei morto per noi. E tu, Giordano, perché torni indietro?”
L’iscrizione è tratta da un antico inno battesimale e fa quindi riferimento al sacramento qui amministrato: la pianta dell’Issopo, citata più volte nella Bibbia, è una pianta che aveva significato di purificazione e uso rituale quindi attinente all’acqua battesimale (cf. Salmo 51,7: “Purificami con issopo, e sarò puro; lavami, e sarò più bianco della neve”). Al valore salvifico dell’acqua del Battesimo è il riferimento al Passaggio del Mar Rosso del popolo eletto in fuga dall’Egitto (Libro dell’Esodo, 13,17-14, 29). Nell’ultimo verso è riportato il Salmo dove viene nominato il fiume Giordano, dove nel Nuovo Testamento San Giovanni, patrono del Battistero e di Firenze, battezzò Cristo.