Modello ligneo, attribuito a Giambologna, realizzato intorno agli ultimi anni del XVI secolo come proposta per la nuova facciata del Duomo, in seguito alla demolizione di quella medioevale avvenuta nel 1587. Realizzato al tempo del granducato di Ferdinando I de’ Medici, come ricorda l’iscrizione nel fregio, questo modello è stato attribuito anche a Ludovico Cigoli, ma si è oggi concordi nel ritenerlo opera di Giambologna, scultore e architetto molto caro a quel sovrano. Il modello richiama in parte la soluzione ideata da Giovanni Antonio Dosio e mostra l’utilizzo di paraste giganti, che ritmano gli spazi delle tre navate con un effetto complessivo di grande saldezza e monumentalità. È da notare la presenza di una balaustra che corre sopra il fregio che separa i due ordini dell’architettura: essa, svoltando agli angoli, doveva raccordarsi alla balaustrata gotica dei fianchi del Duomo. Si tratta dunque di un tentativo di legare la nuova facciata alle preesistenze medioevali.