Frammenti dalla facciata medievale della Cattedrale

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Autori
Maestranze di Arnolfo di Cambio - Maestranze di Francesco Talenti
Data
1296-1310
Collocazione
Sala dei frammenti
Collocazione originaria
Cattedrale, facciata medievale
Materia
Marmo, pasta vitrea, oro
Tecnica
Scultura, modanatura, mosaico

L’insieme di frammenti che dà il nome a questa sala, in marmi intarsiati e decorati a mosaico, proviene dall’antica facciata della Cattedrale, iniziata da Arnolfo di Cambio nel 1296. Quando questa fronte architettonica fu smantellata, nel 1587, gran parte della decorazione muraria andò perduta. I pochi frammenti superstiti, oggi esposti, furono rinvenuti durante i lavori di restauro successivi all’alluvione del 1966: erano stati riutilizzati, capovolti, nel pavimento cinquecentesco della Cattedrale.

Tra i frammenti si trovano formelle e cornici che scandivano la facciata, suddividendo gli spazi destinati ad accogliere le statue. Sono riferibili alla facciata di Arnolfo di Cambio i frammenti decorati a mosaico: è probabile che Arnolfo si sia avvalso di maestranze provenienti da Roma, città in cui aveva operato e dove la tradizione musiva era ben radicata. Altri frammenti, invece, appartengono a una fase successiva dei lavori, quando, verso la metà del Trecento, il cantiere del Duomo fu diretto da Francesco Talenti.

I marmi policromi, i materiali preziosi e l’oro facevano risplendere la facciata in modo difficilmente immaginabile, soprattutto al tramonto, quando il fronte occidentale del tempio riceveva l’ultimo sole. Questi effetti di luce, insieme alla ricca policromia, conferivano alla facciata del Duomo l’aspetto di una vera e propria immagine della Gerusalemme celeste descritta nel Nuovo Testamento, le cui mura, secondo l’Apocalisse (21, 18-21), sono costruite di gemme preziose.

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