Baccio d’Agnolo, Protomi leonine
- Autore
- Baccio d'Agnolo (Bartolomeo d'Agnolo Baglioni)
- Data
- 1513-1515
- Collocazione
- Galleria della Cupola
- Materia
- Marmo bianco
- Tecnica
- Scultura
- Dimensioni
- Altezza: 100 cm ca.; Larghezza: 63 cm ca.; Profondità: 46 cm;
Le due protomi leonine, scolpite in marmo, erano destinate al cornicione del tamburo della cupola del Duomo. Sono attribuite a Baccio d’Agnolo, che le realizzò tra il 1513 e il 1515. Dai tempi di Brunelleschi il tamburo della cupola del Duomo era rimasto privo di decorazioni marmoree. Nel 1507 fu approvato un progetto che si cominciò a realizzare nel 1513, sul lato sud - est della cupola, tuttora visibile. L’impresa venne interrotta poco dopo perché non incontrò favore degli intendenti e anzi fu molto criticata da Michelangelo Buonarroti. Così, queste enormi teste di leone, del tutto simili a quelle montate nel tamburo, rimasero a terra. Il motivo decorativo delle protomi leonine risale all’antichità, ma a Firenze aveva particolari significati politici: già simbolo del libero Comune medioevale, il cosiddetto Marzocco, nel 1513 esso esaltava apertamente la famiglia dei Medici, perché in quell’anno Giovanni, figlio di Lorenzo il Magnifico, era divenuto papa con il nome di Leone X.