Architetti vari, Modelli per il tamburo della Cupola

Autori
Ciaccheri, Antonio di Manetti (attr.) - Antonio da Sangallo il Vecchio (attr.) - Michelangelo Buonarroti (attr.) - Simone del Pollaiolo, detto "il Cronaca" - Sansovino, Andrea
Data
1459-1525 ca.
Collocazione
Galleria della Cupola
Materia
Legno, pigmenti
Tecnica
Sagomatura, modanatura, pittura

I modelli architettonici in legno parzialmente dipinto, realizzati da alcuni architetti fiorentini tra la metà del XV secolo e il primo quarto del XVI, testimoniano le proposte per il completamento della decorazione del tamburo della cupola brunelleschiana. Alla morte di Brunelleschi nel 1446, il tamburo della cupola non era ancora rivestito di marmi, come si vede in un dettaglio del dipinto di Domenico di Michelino “Dante e il suo poema” del 1465. I modelli qui esposti rappresentano le soluzioni ideate a più riprese da diversi architetti per la decorazione marmorea delle superfici intorno agli occhi e per il cornicione che raccorda il tamburo alla cupola. Ai primi modelli di Antonio Manetti Ciaccheri (1451-1460 e 1459-1460), più vicini allo spirito brunelleschiano, seguono le proposte di Andrea Sansovino (1507), Antonio da Sangallo in Vecchio (1507-1516), Simone del Pollaiolo detto il Cronaca (1507-1512), caratterizzate da un raffinato decorativismo. Ben diversa, invece, è la proposta formulata da Michelangelo Buonarroti nel  primo quarto del XVI secolo, che suggerisce una soluzione più sintetica, priva del ballatoio, e con un cornicione molto aggettante.

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