Modello moderno del coro brunelleschiano, realizzato da Franco Gizdulich, ricostruito sulla base della medaglia di Bertoldo di Giovanni. I documenti ricordano che nel 1436, sotto la cupola appena terminata, fu costruito un coro su progetto di Filippo Brunelleschi. Questo era destinato a separare la zona dell’altare maggiore del Duomo, riservata al clero, dal resto dell’edificio. Brunelleschi ideò un’area presbiteriale in forma d’ottagono circondata da un basso parapetto, sui cui angoli si alzavano dei pilastri sostenenti un’architrave che, a sua volta, sosteneva delle lampade. Oltre che dai documenti, la forma del coro brunelleschiano è ricordata da una medaglia bronzea dello scultore Bertoldo di Giovanni, in cui si commemora la Congiura dei Pazzi, l’attentato in cui rimase ucciso Giuliano de’ Medici, avvenuto in Duomo nel 1478. Il coro brunelleschiano era costruito in legno perché doveva trattarsi di un’architettura provvisoria, destinata ad essere trasposta in marmo; esso tuttavia rimase in quelle forme sino al 1547, quando fu eretto il nuovo coro da Baccio Bandinelli e Giuliano di Baccio d’Agnolo per volere di Cosimo I.