Il Buggiano e Giovanni Bandini, Maschera funebre e ritratto e di Filippo Brunelleschi
- Autori
- Andrea di Lazzaro Cavalcanti, detto il Buggiano - Giovanni dell'Opera (Giovanni Bandini)
- Data
- 1446, XVI sec.
- Collocazione
- Galleria della Cupola
- Collocazione originaria
- Sede dell'Opera di Santa Maria del Fiore (attuale Museo)
- Materia
- Gesso, marmo bianco
- Tecnica
- Modellatura, scultura
Il busto - ritratto di Filippo Brunelleschi posto in un’edicola arricchita da un'iscrizione, attribuito a Giovanni Bandini, risale alla seconda metà del XVI secolo; la maschera funebre in cera di Filippo Brunelleschi, di Andrea di Lazzaro Cavalcanti, detto il Buggiano, è del 1446. Sono qui accostati due ritratti di Filippo Brunelleschi, uno intimo e privato, l’altro ufficiale. La maschera funebre è stata ricavata dal figlio adottivo dello stesso Brunelleschi, il Buggiano, con l’applicazione di uno strato di cera sul volto del defunto, da cui fu poi realizzato un calco. Quella delle maschere funebri è una pratica in uso fin già dall’antichità e permetteva di ottenere un ritratto assolutamente fedele alla realtà, cogliendo anche le imperfezioni fisiche. Il Buggiano si servì di questa maschera per eseguire il ritratto in marmo del Brunelleschi, che oggi si trova all’interno del Duomo. Il busto attribuito a Giovanni Bandini invece, più pacato e idealizzato, fu eseguito nel Cinquecento appositamente per l’Opera del Duomo per ricordare degnamente l’architetto della cupola.