O flos colende
XI edizione
'XI edizione della rassegna O flos colende - "O fiore venerabile", -incipit dell'antifona gregoriana per San Zanobi, uno dei primi vescovi di Firenze - prevede anche quest'anno significative novità. È innanzitutto da sottolineare la presenza, nel concerto inaugurale, dello straordinario Coro del Patriarcato Ortodosso di Mosca, che propone i suggestivi canti della propria plurisecolare tradizione. Ritengo che l'evento travalichi i confini strettamente artistici propri della manifestazione, giungendo a coinvolgere anche aspetti più propriamente religiosi, in una prospettiva ecumenica di cui si avverte da più parti un particolare bisogno. Figurano poi nel programma ben tre oratòri, tutti legati in varia misura alla storia della nostra città. Il sontuoso Alexander's Feast di Haendel ebbe proprio a Firenze la prima italiana, grazie agli auspici della locale comunità inglese. Viene proposto nella rarissima versione strumentata da Mozart dalla giovane ma eccellente Camerata Strumentale Città di Prato con l'Athestis Chorus diretti da Filippo Maria Bressan, già apprezzatissimi ospiti nelle passate edizioni della nostra rassegna. L'Ascensione di Mons. Domenico Bartolucci segna il ritorno dell'illustre compositore toscano, già maestro di cappella di Santa Maria del Fiore, che festeggia quest'anno il novantesimo compleanno. Infine, l'inedito oratorio settecentesco Dio sul Sinai del fiorentino Francesco Conti segna l'atteso debutto, nell'ambito di O flos colende, della Cappella Musicale di Santa Maria del Fiore diretta da Alfonso Fedi. A questi eventi si aggiunge un concerto organizzato per inaugurare il restauro del monumentale organo Mascioni a quattro tastiere, fra gli strumenti più grandi d'Italia. Il concerto vede come protagonista Jean Guillou, probabilmente l'organista oggi più famoso al mondo, maestro indiscusso nell'arte dell'improvvisazione.
Anna Mitrano
Presidente dell'Opera di Santa Maria del Fiore