O flos colende
XX edizione
I vent’anni di O flos colende
Nel 2016 cade il ventennale della rassegna musicale O flos colende, artisticamente diretta sino dalla sua fondazione dal maestro Gabriele Giacomelli, musicologo e organista di fama.
“O flos colende - Musica sacra a Firenze” è nata nel 1997 per celebrare i 700 anni dalla posa della prima pietra della Cattedrale di Santa Maria del Fiore. Il titolo latino (traducibile in “O fiore venerando”) è ripreso dall’incipit dell’antico inno gregoriano a San Zanobi, vescovo fondatore della diocesi fiorentina. Una delle principali finalità della manifestazione è stata quella di far conoscere al pubblico un patrimonio musicale dimenticato, per lo più legato alla storia cittadina, in buona parte custodito nel prezioso Archivio Musicale dell’Opera di Santa Maria del Fiore.
Fra i recuperi più significativi si segnalano una splendida Missa a 6 voci di Marco da Gagliano, maestro di cappella del Duomo fiorentino nel primo Seicento, eseguita dall’ensemble L’Homme Armé di Fabio Lombardo e registrata assieme a vari mottetti del medesimo autore in un cd Tactus. La Messa sopra l’Aria di Fiorenza attribuita a Frescobaldi (che fu organista per cinque anni del Battistero fiorentino di San Giovanni) ed eseguita dall’Ensemble San Felice di Federico Bardazzi, poi registrata in un cd Bongiovanni. Gli splendidi Responsori della Settimana Santa per voci, archi e basso continuo di Giovanni Maria Casini (organista di Santa Maria del Fiore tra Sei e Settecento) eseguiti da Modo Antiquo di Federico Maria Sardelli. Spostandoci nel Settecento lorenese, si segnalano i recuperi dei Responsori della Settimana Santa di Charles-Antoine Campion, maestro di cappella del Duomo fiorentino, eseguiti in concerto dal compianto Alan Curtis alla guida del Complesso Barocco. La prima esecuzione in tempi moderni della Messa in do maggiore dello stesso Campion con l’Orchestra Regionale della Toscana. Degno di nota anche il concerto (poi replicato per il Ravenna Festival) tenuto nel luglio 2006 dal Chorus Sine Nominedi Vienna diretto da Johannes Hiemetsberger in cui fu eseguito il rarissimo Stabat Mater in cànone di Pierre-Eugène-François de Ligniville, sovrintendente della musica della corte lorenese. Ospite abituale della rassegna è inoltre il Coro del Maggio Musicale Fiorentino che nei vari concerti ha riproposto, fra l’altro, il monumentale Credo a 8 voci di Cherubini (che fu cantore del Battistero di San Giovanni) e i brillanti Mottetti per il Tempo di Pentecoste di Niccolò Jommelli, autore che non ebbe legami con Firenze ma la cui musica è conservata nell’Archivio del Duomo fiorentino.
Ma il numero degli artisti invitati è ben più nutrito. Oltre ai gruppi citati, si segnalano, infatti, Jan Garbarek, lo Hilliard Ensemble, il Coro del Patriarcato Ortodosso di Mosca, il St. Jakobskammarkör di Stoccolma, il Coro dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Ton Koopman con gli Amsterdam Baroque Soloists, Gabriel Garrido con l’Ensemble Elyma, i Tallis Scholars di Peter Philips, l’Ensemble Pian & Forte di Gabriele Cassone, l’Ensemble Organum di Marcel Pérès, la Capilla Flamenca, l’Orlando Consort, l’Ensemble Aurora di Enrico Gatti, l’ensemble Micrologus... E poi ancora la lunga sfilata degli organisti del calibro di Michel Bouvard, Thierry Escaich, Cristina Garcia Banegas, Jean Guillou, Naji Hakim, Olivier Latry, Wayne Marshall, Klemens Schnorr... e la lista degli attori, come Alessio Boni, Cristina Borgogni, Fabrizio Gifuni, Ugo Pagliai e Marcello Prayer.
L’edizione del ventennale non può dunque che garantire il medesimo livello di prestigio e interesse, mantenendo l’originale impostazione che contraddistingue la rassegna da altre consimili. O flos colende, infatti, non è una mera ‘parata’ di artisti che si avvicendano sotto le maestose volte della Cattedrale, quanto piuttosto un percorso pensato e studiato attraverso le varie espressioni della religiosità e della spiritualità, senza dimenticare le radici storiche proprie della musica liturgica fiorentina, custodite nel prezioso Archivio musicale dell’Opera.