Baccio Bandinelli e Giovanni Bandini dell'Opera, Ventiquattro bassorilievi
- Autori
- Baccio Bandinelli (Bartolomeo Brandini) - Giovanni dell'Opera (Giovanni Bandini)
- Data
- 1547-1572
- Collocazione
- Sala del coro bandinelliano
- Collocazione originaria
- Cattedrale, recinto del coro
- Materia
- Marmo bianco
- Tecnica
- Scultura
- Dimensioni
- Altezza: 99 cm;
- Schede di catalogo
- Rilievi dal recinto del coro della Cattedrale
Serie di ventiquattro rilievi marmorei, considerati tra i capolavori della scultura fiorentina del XVI secolo, scolpiti da Baccio Bandinelli con la collaborazione di Giovanni Bandini e Vincenzo de’ Rossi tra il 1547 e il 1572. Questi facevano parte degli ottantotto che ornavano l’esterno del recinto del cinquecentesco coro della Cattedrale, progettato dallo stesso Bandinelli, e che, durante i restauri dell’interno del Duomo nel 1842, furono rimossi insieme al colonnato e alle colossali sculture che ornavano l’altare, anch’esse di Bandinelli, cioè un Dio benedicente, un Cristo morto (oggi a Santa Croce) e, a tergo, Adamo ed Eva (oggi al Bargello). Le figure dei rilievi, memori delle anatomie possenti di Michelangelo alla Sistina, variano tutte per aspetto, età, sesso, posa e foggia e raffigurano probabilmente patriarchi biblici, profeti e sibille.
La loro identificazione con personaggi vissuti prima della venuta di Cristo corrisponderebbe simbolicamente anche alla loro collocazione originaria, all’esterno del recinto: qui davano le spalle all'altare maggiore quindi alla scultura del Cristo deposto e, durante la messa, all’Eucaristia, dove per la fede cattolica è realmente presente il corpo del Salvatore. Questo progetto iconografico dell’area del coro, incentrato sulla storia della salvezza dal peccato originale alla morte di Gesù, si completava con il grande col Giudizio universale della Cupola, dipinto da Vasari e Zuccari proprio a partire dal 1572.